Anna Maria Boniello – Capri. È stato processato ieri mattina per direttissima e condannato a un anno e quattro mesi con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria il 38enne che arrivava a Capri da Lettere ogni mattina per lavorare presso un’ impresa edile locale. A far scattare le manette ai polsi del pusher-operaio sono stati i carabinieri di Anacapri che da tempo, con i colleghi della stazione di Capri, hanno avviato sul territorio un’ intensa lotta alle attività di spaccio di hashish e marijuana nel mondo giovanile.
L’ ultimo episodio, che venerdì sera ha visto finire in cella il 38enne, ha avuto tra i protagonisti anche due minorenni, entrambi di Anacapri.
Uno di questi era l’ anello di congiunzione tra l’ uomo arrestato e sottoposto a giudizio direttissimo al tribunale di Napoli, Domenico Ruocco, che gli riforniva le bustine di droga leggera, e gli assuntori locali. Anche il giovanissimo spacciatore, nonostante la minore età, è stato tratto in arresto dai carabinieri e trasferito al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.
Per l’ acquirente, un 17enne anacaprese, è scattata la segnalazione al prefetto e l’ inserimento nell’ elenco dei consumatori di sostanze stupefacenti. Per individuare il giro i carabinieri isolani da tempo tengono sotto mira il traffico di droga che arriva da terraferma e gli arresti di ieri ne sono la conferma. Infatti i militari sono riusciti a risalire allo spacciatore seguendo i movimenti del mini-pusher locale che dopo aver acquistato le prime bustine, circa 20 grammi di erba, ed averle distribuite agli assuntori locali, ha raggiunto nuovamente Ruocco sulla banchina di Marina Grande mentre era in procinto di partire e si è fatto consegnare un altro ingente quantitativo, circa 100 grammi di droga. A quel punto sono intervenuti i militari che li hanno arrestati per detenzione e spaccio di stupefacenti e trasferiti nella caserma di Anacapri dove sono rimasti l’ intera notte.
Ieri mattina, il 38enne e il 17enne sono stati trasferiti a Napoli, il primo presso il tribunale per essere giudicato per direttissima dove gli è stata comminata la condanna; l’ altro, nel centro di prima accoglienza a disposizione del giudice minorile. Non è la prima volta che i carabinieri intercettano persone insospettabili, lavoratori e operai che arrivano dalla terraferma a Capri portando la droga.
Uno dei casi più eclatanti fu quello di un cameriere di Castellammare che lavorava in una struttura locale che venne fermato a inizio della scorsa estate, dai carabinieri proprio allo sbarco a Marina Grande; nel suo borsello i militari rinvennero circa 10 grammi di cocaina e 40 grammi di hashish. L’ inchiesta si allargò in vari ambienti tra Capri e Anacapri, e nel mese di luglio i carabinieri di Capri arrestarono due persone, una anacaprese e un giovane napoletano, che avevano allestito nella loro abitazione lontano dal centro abitato, una piccola centrale di spaccio, una vera e propria base operativa dove arrivava l droga che veniva portata sull’ isola dal 24enne che, nel corso delle indagini, risultò essere vicino alla cosiddetta paranza dei bambini. Proprio nella casetta anacaprese venivano preparate e ritirate le dosi di cocaina e hashish che poi sarebbero state consegnate agli assuntori locali.


















