Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Illeciti amministrativi e violazioni nelle acque di Capri. Il bilancio di fine estate della Guardia Costiera presenta numeri non indifferenti in tema di irregolarità nel mare intorno all’isola azzurra. Un resoconto che dimostra la necessità di regole stringenti per evitare che le acque isolane divengano oggetto di arrembaggi pirateschi. Tra Napoli, le isole di Capri, Ischia e Procida, la costiera sorrentina e amalfitana, il Cilento e le zone di maggiore afflusso di bagnanti, turisti e diportisti l’operazione “Mare Sicuro 2019” ha rilevato tra le altre cose oltre settecento illeciti amministrativi rilevati ad unità da diporto, un centinaio di soccorsi e quasi settanta violazioni nelle aree marine protette. Inoltre illeciti amministrativi, sequestri penali e oltre ottanta metri di spiaggia restituita alla libera fruizione. Un lavoro intenso che ha interessato anche le acque che bagnano lo scoglio amato dall’imperatore Tiberio frequentato come non mai in un’estate che sta registrando ancora presenze in mare non indifferenti tra giri dell’isola, tour guidati e navigazioni a bordo di yacht e navigli di vario genere, tipo e dimensione. I controlli di “Mare Sicuro 2019” hanno riguardato anche la filiera della pesca con la rilevazione in totale di venti ipotesi reato, settantaquattro sanzioni amministrative e una settantina di sequestri, tra duemila chilogrammi di prodotti ittici e quasi cinquanta attrezzi da pesca illegali sequestrati. L’ipotesi di istituire un’area marina protetta dell’isola di Capri, dunque, potrebbe supportare nel migliore dei modi l’opera di disciplina delle acque intorno all’isola che non possono più divenire un oceano senza regole. Intenso il lavoro delle motovedette in dotazione alla Capitaneria di Porto di Capri che insieme alle altre, venticinque in totale per tutte le capitanerie campane, alle quali vanno aggiunti gli oltre venti battelli veloci, hanno monitorato ogni giorno il movimento a terra e a mare per garantire regolarità nello svolgimento delle varie attività marittime. Il fenomeno più preoccupante per le acque isolane comunque è la navigazione sotto-costa e lo svolgimento irregolare delle attività di noleggio e locazione delle unità da diporto. Una piaga crescente che rischia di danneggiare in modo notevole e permanente l’immagine e la vetrina di una località come Capri che ha fatto per anni della tranquillità in mare uno dei suoi biglietti da visita.