Fonte: Il Mattino
di Antonino Pane
Un aspetto particolarmente rilevante su questo fronte lo merita Capri, non fosse altro che per il rilievo mediatico di cui quest’isola gode sempre, nel bene ma anche nel male. Le campagne hanno restituito Faraglioni sicuramente più protetti ma hanno anche evidenziato la necessità di salvaguardare di più e meglio la Grotta Azzurra. Così come hanno evidenziato l’assoluta necessità di un impianto di videosorveglianza esteso a tutte le stradine dell’isola. Chi va a Capri non vuole nascondere il Rolex sotto la manica della giacca, o tenere d’occhio la Louis Vuitton della signora. Quest’isola è la perla più preziosa dello scrigno e come tale va protetta. E poi le Aree marine protette, il patrimonio naturalistico e la biodiversità che difendono. La Gaiola, il Regno di Nettuno, Punta della Campanella, il Cilento hanno dimostrato e dimostrano che la protezione non è l’antagonista del turismo. Anzi, è vero l’esatto opposto. E allora che si aspetta a dare anche all’isola di Capri l’Area marina protetta? È vero, passi in avanti sono stati fatti e anche passi importanti. Ma è anche vero che si parla da anni, ormai, di questa necessità e che è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.
Leggi l’articolo completo a pag 21 de Il Mattino di oggi 30 agosto 2025


















