Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri vera e propria paralisi della giustizia. Il presidio di via Roma, ex Tribunale, infatti, è sia senza il giudice di pace che il cancelliere. Le due figure professionali, infatti, mancano da diversi giorni e a garantire le uniche attività è un unico dipendente dell’ufficio. Se non verranno assegnate e destinate a Capri con urgenza i profili lavorativi specifici mancanti, la sede della giustizia caprese di via Roma sarà costretta a sospendere le attività per impossibilità a tenere le udienze, essere iscritte a ruolo le cause ed essere effettuate le altre attività. Una vicenda allarmante sulla quale la delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale Consumatori con il responsabile Teodorico Boniello aveva già posto l’accento chiedendo da oltre tre settimane l’intervento del ministro della giustizia e del presidente del tribunale di Napoli. “Una situazione di grave disagio” queste le parole del leader dei consumatori isolani Teodorico Boniello che aveva inviato sulla situazione che si è venuta a creare all’Ufficio del Giudice di Pace di Capri, unico presidio giudiziale presente sul territorio isolano, una missiva addirittura il 31 gennaio scorso. “Purtroppo negli ultimi tempi – scriveva già in quella nota Teodorico Boniello dei consumatori delegazione di Capri – si sono evidenziate diverse disfunzioni che hanno comportato l’interruzione dell’attività giudiziaria già dai mesi di agosto, settembre ed ottobre 2019 a causa della mancanza di cancelliere, munito di chiavi di accesso al sistema telematico, per cui le attività di cancelleria (iscrizione a ruolo, deposito documenti e provvedimenti giurisdizionali, rilascio copie e richiesti certificati) sono state del tutto sospese”. L’Unione Consumatori ribadisce nelle sue richieste un intervento urgente e di “potenziare l’efficienza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Capri, garantendo, in via stabile, la presenza fondamentale del cancelliere, munito di credenziali per l’accesso al sistema intranet; di prorogare, di almeno un altro anno, l’incarico di magistrato del suddetto ufficio all’attuale titolare al fine di non procurare ulteriori disagi, tenendo conto che, come accaduto negli anni scorsi, gli interpelli per nuove nomine sono andati il più delle volte deserti, con blocco delle attività di udienza”.