Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Per i maltrattamenti nella casa di riposo di Capri, una patteggia la pena, l’altra vuole il giudizio. Si è trasferita nelle aule di Tribunale una pagina brutta per la felice isola azzurra involontaria protagonista della vicenda delle due donne, una di origine ucraina e l’altra originaria di Castellammare di Stabia, accusate di maltrattamenti aggravati a carico di anziani ospitati dalla casa di riposo di Capri. L’intera cittadinanza isolana rispose con sdegno e rabbia alla notizia dei maltrattamenti. La prima puntata della questione si concluse con l’arresto nella misura della custodia cautelare ai domiciliari della cittadina dell’est Europa con l’accusa di maltrattamenti, ai danni delle anziane ospiti della struttura, per averle denigrate ripetutamente, minacciate e trascurato le esigenze di assistenza quotidiana. A far ancora più male ai capresi il fatto che la loro adorata casa di riposo, grazie alla Parrocchia di Capri, ha sempre garantito agli anziani di Capri una struttura di alto livello come assistenza, accoglienza e funzionalità. Un legame di affetto e solidarietà che ha portato tanto isolani anche a dare vita ad una gara di solidarietà per sostenere i lavori di ammodernamento insieme a tante occasioni, durante le quali, associazioni e privati capresi hanno portato avanti piccole e grandi iniziative per dimostrare la propria vicinanza ad un luogo dove in tanti hanno sempre trovato serenità e affetto. E a nessuno è mai andato giù sulla terra dei Faraglioni che potessero esserci persone capaci di azioni di violenza verbale e forse anche fisica. Ora quella mancanza di rispetto e considerazione nei confronti di anziane capresi e della casa di riposo di Capri, finisce sui banchi tribunalizi in attesa di giustizia. Al Pubblico Ministero sono giunte due diverse richieste, ovvero di patteggiamento per la cittadina ucraina a due anni di reclusione con pena sospesa mentre per l’altra, originaria della zona stabiese ci sarà il dibattimento per illustrare le sue ragioni nella prossima udienza dove potrebbe essere rinviata a giudizio con il rito ordinario. A costituirsi parte civile la fondazione proprietaria della casa di riposo caprese che potrà ricorrere dopo la convalida della richiesta di patteggiamento al giudizio civile per i danni.