Fonte: Comunicato Stampa
Si è tenuto ieri presso la Fondazione Serena Messanelli Zweig il concerto ” Il Tempo delle Donne” in collaborazione con Chroma on Stage, un evento dedicato all’universo femminile, attraverso brani iconici della musica italiana e internazionale interpretati da voci femminili.
Sala gremita per le cinque voci di Arianna Alberino, Anna Di Tommaso, Maria Celeste Schettino, Manuela Schiano, Serena Vinaccia, protagoniste di un viaggio musicale attraverso le emozioni, le lotte, i sogni e le storie delle donne, accompagnate al basso synth da Al Martino, al piano synth da Stefano Giordano, e Lorenzo Bortone alla batteria.
In linea con il tema cardine della mostra in corso fino al 5 ottobre “L’isola è donna”, il concerto ha toccato temi di forte ascendenza emotiva e sociale: dall’inquietudine adolescenziale di Twist in my Sobriety di Tanita Tikaram, ispirata agli scritti di Maya Angelou sul tema delle migrazioni, al dolore della perdita in Nothing Compares 2 U, portata al successo da Sinéad O’Connor. Spazio anche alla denuncia sociale con Figlio della luna dei Mecano, che affronta la discriminazione verso le minoranze etniche, fino all’inno all’identità e all’autenticità di True Colors di Cyndi Lauper, simbolo della comunità LGBTQ+.
Il percorso espositivo che ha fatto da sfondo all’evento è stato curato da Vincenzo Sorrentino, Riccardo e Renato Esposito, e si compone di circa 40 tele di vario formato, provenienti da collezioni private, tra cui opere di Coleman, Lovatti, Leto, Corrodi, Sinding, Hunt, e proiezioni di fotografie dell’epoca.
Ritratti e scene di vita quotidiana che restituiscono l’immagine di una Capri bucolica e operosa, dove le donne erano il motore silenzioso ma decisivo della comunità: trasportatrici, raccoglitrici di olive, lavandaie, filatrici, cuoche, domestiche, locandiere, vere antesignane del moderno spirito di ospitalità che renderà celebre l’isola nel secolo successivo. Non mancano riferimenti a figure iconiche come Rosina Ferraro, musa di John Singer Sargent e di altri grandi artisti del tempo.
“Il conclamato patriarcato caprese sembra sfumarsi, scomparire, travolto dalla forza di questo antico e solidissimo matriarcato.” Scrive Renato Esposito nella prefazione del catalogo, edito da La Conchiglia, che accompagna la mostra.
Donne che non erano “mai solo donne“: una complessità che appare chiara dalla varietà dei dipinti selezionati, come sottolinea il co-curatore Vincenzo Sorrentino.
In programma domenica 21 Settembre alle 18.30 presso la Fondazione SMZ la conferenza ” Le Donne di Capri” : ospitalità e accoglienza. Relatori Riccardo Esposito e Renato Esposito.
Un incontro che illustrerà al pubblico, anche attraverso documenti storici, la centralità della figura femminile nella proverbiale “arte dell’accoglienza” caprese: dall’Ottocento sino ai giorni nostri.