Fonte: Il Mattino.it
di Giuseppe Crimaldi
La ricostruzione della scomparsa e della morte di una giovane donna: suicidio o omicidio?
Capri come non l’avete mai vista. Sotto una luce di penombra, a tratti inquietante. E’ in questo ambiente cupo, lontanissimo da lustrini e splendori del jet set mondano, che si dipana una storia sconosciuta ai più: quella della scomparsa e della morte di una donna, Nada Grohovac, ancora oggi avvolto in una coltre di mistero mai risolto. A metà strada tra il noir e il resoconto di una cronaca giudiziaria, ecco “L’Isola dei delitti imperfetti”, scritto dal magistrato Raffaele Marino con lo storico Renato Esposito. Vicenda intricata, quella che scosse la serenità settembrina dell’Isola Azzurra alla fine dell’estate del 1988, narrata con sapiente ritmo e con rigore ricostruttivo dagli autori: il volumetto si legge tutto d’un fiato, e accende una luce inquietante su ciò che fu fatto e ciò che mancò, su lacune investigative anche molto gravi che concorsero a mai individuare se si trattò effettivamente di un suicidio o dell’assassinio della povera 40enne originaria della ex Jugoslavia, moglie di un noto personaggio legato al mondo imprenditoriale che contava in quegli anni. Il caso venne liquidato con imbarazzante (e persino sospetta) rapidità come un suicidio, ma sin dall’inizio della narrazione emergono dubbi su alcune false versioni assecondate anche da chi – invece – era chiamato a scavare tra le pieghe di un rapporto coniugale probabilmente compromesso e su un palcoscenico popolato da personaggi ambigui e inquietanti. Marino ed Esposito ripercorrono tutte le fasi dell’inchiesta, più volte riaperta anche negli anni successivi alla cremazione (frettolosa e sospetta anch’essa) del cadavere della vittima, quando però non si poteva ormai più procedere con la riesumazione della salma e un esame autoptico degno di questo nome. Il libro – pubblicato per i tipi delle Edizioni della Conchiglia – è stato presentato al Festival del Giallo ed a Capri presso la Terrazza dell’ex Hotel Internazionale.