Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Verifica strutturale per l’ex mercatino comunale di Capri, intanto l’ex scuola alberghiera di Marina Grande potrebbe diventare il nuovo centro vaccinale. È stato appena affidato all’Ingegnere Giacomo Ferrillo, l’incarico di verifica e di accertamento dello stato di quella parte delle strutture della piazza Martiri d’Ungheria dove appunto si trova l’ex mercatino comunale. In particolare obiettivo è monitorare le condizioni del solaio e delle strutture di appoggio. L’ex mercatino comunale rientra in un piano di restyling che consentirà in futuro di disporre in quell’edificio di un centro culturale ma anche di spazio indirizzato ad attività musicali e sociali rappresentando in questo modo un polo di grande importanza per l’intera comunità caprese. Intanto a Marina Grande nei locali di proprietà comunale che hanno ospitato prima la scuola elementare e poi l’istituto alberghiero attualmente non utilizzati sono iniziati i sopralluoghi per accettare la fattibilità di fare in quegli spazi il nuovo centro vaccinale. Un progetto che se dovesse andare in porto consentirebbe da un lato di liberare la tendostruttura San Costanzo attuale hub vaccinale e restituirla alla sua attività di cittadella sportiva per società ed associazioni delle varie discipline che militano nei vari campionati di categoria e contemporaneamente il nuovo centro vaccini avrebbe come quello attuale una location raggiungibile sia a piedi che con i mezzi di trasporto a pochi passi dal porto. Per quell’edificio in passato si era parlato prima di un’universita- campus dedicata al turismo e poi ad un centro medico. Un sito ambulatoriale per visite specialistiche e terapie in particolare per le quali la cittadinanza isolana è costretta da sempre a recarsi sulla terraferma con tutti i disagi del caso, dal mare mosso ai costi da sostenere, dalla complessità di viaggiare magari con problemi di salute sino all’ipotesi di sospensione dei collegamenti marittimi. Tutte criticità che finalmente con un medical center sull’isola andrebbero superate e risponderebbero alle esigenze di una comunità insulare che come sempre paga oneri e onori di vivere su territori bagnati dal mare e completamente isolati.



















