Fonte: Il Mattino
«Questa non ce l’ aspettavamo: negare la protezione all’ area marina di Capri è una cosa brutta, una cattiveria gratuita». Così Salvatore Pace, consigliere metropolitano (con delega per le aree protette e la tutela della biodiversità), reagisce alla scomparsa dalla legge di bilancio dell’ emendamento che sanciva l’ istituzione dell’ area marina protetta per l’ isola di Capri. Ed esprime tutto il suo «disappunto e sconcerto» in una lettera inviata al ministro Sergio Costa. «Mai come in questo caso richiesta fu più opportuna e condivisa da un’ intera comunità – scrive tra l’ altro Pace – L’ istituzione dell’ area marina protetta a Capri ha una valenza assoluta per tutto il Tirreno Meridionale e non si tratta di una richiesta campanilistica».
A Costa Pace ricorda «i danni irreversibili indotti dalla marineria da diporto incontrollata e incompetente di una miriade di yacht, barche e barchette che dragano con i loro ancoraggi il fondale trascinando con sé poseidonia, altra flora marina e biodiversità» e il possibile effetto benefico «della saldatura della protezione delle coste, delle acque e dei fondali dell’ area protetta di Punta Campanella e di Capri». «C’ è una sicura sottovalutazione della questione – conclude Pace – un disorientante disinteresse del Governo alle necessità ambientali del Mezzogiorno».


















