Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Un museo del Capri style donato da Yves Dupuis. Il simbolo di quella eleganza che ha reso l’isola azzurra una delle capitali della moda, scomparso nei mesi scorsi in Francia, ha fatto l’ultimo regalo alla sua amata Capri. Yves Dupuis, settantasette anni, stilista dell’inconfondibile moda Capri, prima di andare via nel suo lascito testamentario ha voluto che la sua villa di via Tragara, la strada dell’eleganza, dell’amore e della luna caprese, divenga un patrimonio del comune di Capri. Una donazione vincolata, però, ovvero, quella che la sua dimora delle tante giornate trascorse sull’isola, venga trasformata in un museo. Un’intenzione immediatamente sposata dal governo caprese che nel documento di giunta comunale con il quale ha approvato l’accettazione della donazione ha sottoscritto che la trasformazione dell’immobile da abitazione in museo, è compatibile con quanto perseguito dal comune di Capri in merito alla valorizzazione artistica e culturale dell’isola. Esicuramente quella villa, immersa nella strada più fascinosa dell’isola, adibita a museo conserverà e custodirà quell’eleganza che ha contraddistinto nella sua carriera Yves Dupuis. Studente alla scuola di alta moda di Dior a Parigi, Dupuis aveva scoperto Capri alla fine degli anni Sessanta, quando era nota come l’isola delle dolce vita. E Yves Dupuis, tra gli anni Settanta e i Novanta in via Camerelle, la fifth avenue caprese, diede vita ad un atelier dove si respirava e si ammirava la moda isolana, con straordinari abiti da donna disegnati personalmente dallo stilista francese. Un vero e proprio marchio Dupuis che veniva, poi, cucito dalle sapienti mani delle più talentuose sarte capresi. Ora per esaudire il desiderio di Dupuis e fare della sua casa il museo del Capri Style è stato già dato mandato ai competenti uffici per gli adempimenti del caso. Il sindaco di Capri Marino Lembo che ha seguito personalmente tutta la pratica, anche nella sua qualità di delegato alla cultura, relazionerà, poi, in consiglio comunale, ultima tappa di un atto che rappresenta un momento storico e di assoluto prestigio per Capri e i capresi.