Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Un figlio di Capri, custode prezioso delle antiche immagini dello scoglio diventata mito. La scomparsa a Napoli di Gianmaria Lembo, figlio di Attilio Lembo, apprezzato e noto pittore ed artista caprese, ha riportato alla mente di tanti che lo hanno conosciuto, i ricordi di uno straordinario collezionista di cartoline antiche di Capri, raccolte tra l’altro in un’elegante pubblicazione “Capri in Cartolina” con testi di Mariano Della Corte, un altro studioso di cose e fatti dell’isola, a cura oltre che di Gianmaria Lembo anche di Agnello Baldi per “Areablu Edizioni”. Gianmaria Lembo, a Napoli, all’incrocio tra via Costantinopoli e via Port’Alba, accanto alla storica edicola di donna Titina, scomparsa di recente e conosciuta da tutti, della cittadina partenopea, era un’icona con il suo banchetto dove era esposta un’ampia selezione di cartoline d’epoca ma anche di immagini religiose, a testimonianza da un lato della bellezza dei luoghi come la sua Capri, dall’altro della devozione popolare della sua città d’adozione, Napoli. Gianmaria Lembo è stato anche ricordato dal Centro Caprense Ignazio Cerio, il centro culturale di Capri per il quale rivestiva il ruolo di consigliere. La sua scomparsa ha riaperto la riflessione tra tanti isolani, che amano Capri e la sua storia, della necessità di iniziare a mettere in piedi un percorso che possa portare a raccogliere un’isola unica al mondo in un museo del mito. Un luogo dove idealmente possano ritrovarsi anche le tante persone, uniche nel loro modo di essere e di vivere, che si sono dedicate a Capri e alle sue “cose” come una vera e propria missione di vita. Un museo dove poter essere così conosciute, magari, un giorno, anche sia dalle nuove generazioni che non hanno avuto il piacere di incontrarle in vita sia dalle migliaia di visitatori che non immaginano quanto ci sia di nascosto e magico dietro quei Faraglioni…