Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri restyling per la piazzetta della funicolare. La giunta comunale che si riunisce nel palazzo comunale che affaccia le sue finestre sul salotto del mondo, infatti, su proposta del vicesindaco con delega ai lavori pubblici Ciro Lembo ha approvato il progetto di recupero di piazza Armando Diaz. Il programma prevede, come approvato dal governo caprese guidato dal sindaco Marino Lembo, di assicurare le condizioni di conservazione della piazzetta che ospita la stazione dello storico trenino rosso che collega il centro di Capri con il porto di Marina Grande «attraverso un insieme sistematico di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria». Una terrazza storica e caratteristica, simbolo dell’isola e cartolina tra le più fotografate dai turisti e vacanzieri che arrivano per la prima volta sotto la torre campanaria. Nello specifico è stato prevista la «messa in sicurezza delle ringhiere e dei parapetti prospicienti la piazza, la verifica delle condizioni statiche dei solai, eliminazioni di superfetazioni di vecchi complementi di arredo urbano». Obiettivo per i quali sarà indispensabile attuare i necessari interventi per rendere fruibile i luoghi nella funzione pubblica a cui sono destinati con un «adeguato progetto architettonico, anche mediante affidamento esterno, che adegui con i necessari interventi ispirati ad un approccio di decoro, la sua attuale conformazione di piazza alle esigenze sistematiche manutentive volte al raggiungimento della piena fruizione degli spazi pubblici». Nella delibera di giunta comunale è stato evidenziato che «nell’ambito degli interventi da predisporsi, sarà necessario fare le opportune verifiche sulla consistenza strutturale delle parti del bene e verificarne la adeguatezza e lo stato di conservazione». A voti unanimi la giunta comunale ha, dunque, decretato di «predisporre e programmare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a salvaguardia del bene pubblico nelle sue parti architettoniche ed impiantistiche ammalorate e che vengano queste attività inquadrate nel più ampio progetto di rifunzionalizzazione del sito e delle sue parti architettoniche sottostanti (bagni pubblici di via Acquaviva) ad esse collegate».