• Chi Siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy e Cookie Policy
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Capri Press
  • Home
  • News
  • Cronaca
  • Events
  • Cultura
  • Arte
  • Turismo
  • Spettacoli
  • Gusto
  • Sport
  • Photogallery
  • Home
  • News
  • Cronaca
  • Events
  • Cultura
  • Arte
  • Turismo
  • Spettacoli
  • Gusto
  • Sport
  • Photogallery
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Capri Press
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Cultura

La Lettura della Domenica di Luigi Lembo – Il mistero delle ossa farlocche

di Redazione
24 Aprile 2022
in Cultura, Events
Condividi su FacebookInvia su WhatsApp
Seggiovia Monte Solaro

di Luigi Lembo

Se andate a Santo Stefano, in quella che è la cappella dedicata alla Vergine sul lato destro della chiesa, noterete una lapide annerita dal tempo, dedicata ad un personaggio per certi versi dimenticato e su cui da tempo aleggia anche un mistero. Parliamo di Carlo Bonucci, famoso archeologo noto ai suoi tempi per le eccezionali scoperte pompeiane della Casa del Fauno e del grande mosaico di Alessandro. A Capri Bonucci scavò a Villa Jovis, e nel 1856  scoprì sul monte San Michele una grotta, a suo dire “meravigliosa”. Un antro che, come riferisce Carlo Knight in un suo articolo sul Corriere del Mezzogiorno, aveva il pavimento coperto di strumenti dell’età della pietra e «ossami di animali antidiluviani». Stranamente però oggi  Capri sembra aver dimenticato questo personaggio; praticamente nessuno ne conosce il nome. Pare quasi che nei suoi confronti sia stata decretata una sorta di damnatio memoriae. Bonucci aveva settantuno anni quando, il primo maggio 1870, decise di trasferirsi per sempre a Capri andando ad abitare in una porzione dell’attuale «palazzo Cerio»  che pare gli appartenesse. In quel palazzo morì cinque mesi dopo. Bonucci era stato direttore degli scavi di Pompei e membro della prestigiosa Accademia di Francia. Avrebbe quindi potuto darsi delle arie. Invece quando conobbe Ignazio Cerio, un giovane medico condotto dell’Isola che studiava con passione la storia naturale e l’archeologia, l’accolse quasi come un collega incoraggiandolo e dandogli dei consigli. Riesce pertanto difficile credere come Ignazio Cerio abbia, qualche anno dopo, nel 1906, potuto accusare Bonucci d’essere stato un falsario e un imbroglione. Secondo Cerio infatti, nella grotta del monte San Michele, Bonucci aveva scambiato per ossa di animali preistorici dei frammenti di stalattiti. Ed aveva poi truffato un nobile francese proprietario di un museo privato, vendendogli delle punte di freccia preistoriche e dicendo di averle trovate nella grotta «ossifera» caprese. Le accuse di Cerio oltre ad essere non documentate rimanevano inspiegabili e tardive. A fornire luce sulla vicenda contribuisce però una coincidenza di date: nel 1906 Cerio aveva scoperto, durante lo scavo per l’ampliamento dell’hotel Quisisana, degli utensili dell’età della pietra e alcune ossa fossili di mammiferi estinti. Ossia le stesse cose che Bonucci aveva scoperto – mezzo secolo prima – sul monte San Michele. La soprintendenza archeologica napoletana volle verificare la validità della scoperta di Cerio e mandò l’ispettore Innocenzo Dall’Osso (il cui nome era tutto un programma…), che aveva appena terminato il riordino e l’allestimento delle sale preistoriche del Museo Archeologico di Napoli, a effettuare un controllo. A Capri l’ispettore raccolse testimonianze che mettevano in dubbio le dichiarazioni di Cerio. A quel punto scoppiò una disputa feroce che coinvolse anche Benedetto Croce.Ma forse la vera ragione di questa rivalità era da ricondurre ad altri meri interessi legati alla proprietà stessa di Palazzo Cerio. Nel 1921 Edwin, figlio di Ignazio, parlando del “Palazzo” scrisse che “dai Feola la casa passò ai loro parenti Giovan Pietro e Pasquale Cerio, e da essi la ereditò Ignazio Cerio”. I documenti dell’archivio notarile di Napoli dimostrano che Edwin narrava i fatti lasciando troppo spazio alla fantasia. Le carte  invece rivelavano una verità che certificava che Giovan Pietro Cerio, zio di Ignazio, dopo aver sposato una Anna Maria Leggieri, vedova d’un certo Gennaro Terracina, aveva nel 1851 donato la totalità dei propri beni (comprendenti la metà del «Palazzo Cerio») a Pietro Terracina, figlio di primo letto della suddetta Anna Maria Leggieri. La moglie di Carlo Bonucci era Marianna Terracina, sorella e unica erede di Pietro Terracina. Lei tra l’altro, convinta d’essere diventata ricca dopo la morte del fratello, ebbe un brusco risveglio a seguito di questa disputa. La disgraziata, rimasta vedova, finì poi in miseria. A tal punto che, per sopravvivere, supplicò un ministro di allora, Ruggero Bonghi, di concederle «un soccorso mensuale dai fondi dei letterati poveri».

Prec.

Invendute le ville di Totò e De Sica, nessuno le vuole

Succ.

Oggi nuovo appuntamento con “Terra di Anacapri: Patrimonio, Teatro e Letteratura”

Articoli Correlati

Locus Solus/Solis – Marco Bagnoli -Opening 27 Aprile ore 12, Certosa di San Giacomo
Cultura

Al via le attività autunnali nella Certosa di San Giacomo con due eventi artistici straordinari

3 Dicembre 2025
Musei e Parchi Archeologici di Capri: aperture straordinarie alla Certosa di San Giacomo il 4 e 13 dicembre
Cultura

Musei e Parchi Archeologici di Capri: aperture straordinarie alla Certosa di San Giacomo il 4 e 13 dicembre

2 Dicembre 2025
Anacapri, sabato 6 dicembre per i bambini appuntamento in piazza Cerio con gli elfi e i burattini
Events

Anacapri, sabato 6 dicembre per i bambini appuntamento in piazza Cerio con gli elfi e i burattini

1 Dicembre 2025
Accensione delle Luminarie Sabato 6 dicembre, ore 19:00 Capri incontra la Val di Sole
Events

Accensione delle Luminarie Sabato 6 dicembre, ore 19:00 Capri incontra la Val di Sole

29 Novembre 2025
Serata di beneficenza per la Palestina alla Lanterna Verde, venerdì 28 novembre dalle ore 20.00
Events

Serata di beneficenza per la Palestina alla Lanterna Verde, venerdì 28 novembre dalle ore 20.00

28 Novembre 2025
Succ.

Oggi nuovo appuntamento con "Terra di Anacapri: Patrimonio, Teatro e Letteratura"

Quisisana
Seggiovia Monte Solaro

Meteo


Meteo Capri

Chi Siamo

Edizione Online di Capri Press Guide
Società Editrice Capri Press Srl
31, Via Madonna delle Grazie
80073 Capri (NA) Italia
Autorizzazione Tribunale di Napoli n. 37 dell’11.09.2018.
Iscrizione ROC 31240 del 26/3/2018.
Direttore Responsabile: Anna Maria Boniello
Contatti:
capripress@capripress.com

P.IVA 08859481213

Archivio

Capri Press

Capri Press è una agenzia di stampa, comunicazione e relazioni pubbliche nata nel 1987, specializzata nella promozione di attività di società, aziende e griffe famose, nella diffusione di notizie, nella pianificazione di progetti di comunicazione. Ha lavorato per aziende famose ed in oltre trent’anni di attività ha costruito una fitta rete di rapporti con le redazioni dei maggiori quotidiani nazionali, con quelle delle televisioni, delle radio e delle agenzie di stampa. Il suo lavoro si fonda essenzialmente su alcuni aspetti fondamentali: la continuità, l’impegno e la costante presenza sul territorio.

  • Chi Siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy e Cookie Policy

© 2023 | Capripress.com |[ultimate_gdpr_cookie_popup]Gestisci Cookies [/ultimate_gdpr_cookie_popup]

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • News
  • Cronaca
  • Events
  • Cultura
  • Arte
  • Turismo
  • Spettacoli
  • Gusto
  • Sport
  • Photogallery

© 2023 | Capripress.com |[ultimate_gdpr_cookie_popup]Gestisci Cookies [/ultimate_gdpr_cookie_popup]