di Luigi Lembo
Era particolarmente attesa la pubblicazione, avvenuta lo scorso mese di giugno, di un rapporto del Pentagono, dopo anni di silenzio, sulle centinaia di misteriosi casi riconducibili ad attività aliena o comunque inspiegabili. Il dossier, finalmente desecretato, pare non abbia dato delle risposte definitive sul fenomeno ma anzi ha creato forse nuovi ulteriori dubbi e misteri. Misteri che, pochi sanno, hanno coinvolto in passato anche la nostra Capri e che restano ancor oggi eventi insoluti o comunque senza che sia stato a loro data una logica spiegazione. Dai racconti sembra quasi che, per la frequenza con cui si ripetono, anche gli alieni abbiamo avuto, ed hanno, una predisposizione a visitare la nostra splendida Isola. Il caso più eclatante e conosciuto fu forse quello che coinvolse un noto pittore locale, Castelli, che ebbe agli inizi degli anni 70 un vero e proprio incontro ravvicinato con gli alieni. Il fatto fu riportato con enfasi per la prima volta in un articolo pubblicato da uno dei periodici più autorevoli sulla casistica dei fenomeni Ufo: “il Giornale dei Misteri” per esser poi ripreso da molti quotidiani che raccontarono di un insolito “incontro del quarto tipo” avvenuto nei pressi dei Faraglioni, in una stagione in cui le imprese lunari e la moda per il cosmo catalizzava l’attenzione e la curiosità della gente. Negli anni precedenti erano stati però già segnalati altri casi: altrettanto noto è il caso avvenuto la notte del 17 ottobre 1954: in una non meglio specificata località di Anacapri dove molte persone raccontarono dell’atterraggio di un Ufo che sprigionava intermittenti luci azzurre. Dal veicolo sarebbero poi usciti quattro umanoidi che dopo un breve sopralluogo sarebbero rientrati nel mezzo per ripartire ad alta velocità. L’8 gennaio del 1966 verso le ore 18.00 veniva dapprima avvistato su Napoli un oggetto luminoso globulare che emette luce arancio violacea. Il veicolo venne intercettato da due caccia NATO decollati da Capodichino che però vengono incredibilmente respinti da un’ignota forza. L’ufo sorvola poi Capri, causando, secondo racconti di stampa dell’epoca dei black out e una profonda agitazione tra gli animali domestici. Nel 1978 toccò a Michele Carlino, un capitano del 113, che all’alba del 22 dicembre, mentre stava compiendo un giro di perlustrazione nella zona di Mergellina, vide nel cielo, sulla verticale di Capri, “un oggetto che emetteva una forte luce ad intermittenza”. Il 29 marzo 1989, poco prima di mezzanotte, uno strano veicolo venne avvistato tra la Punta Campanella e Punta del Capo. Un pilota di un volo di linea greco che si trovava sulla rotta in quel momento seguì per 25 minuti l’oggetto descrivendolo come un corpo con luci bianche, blu e rosse. Anche il pilota di un altro aereo noterà poi il fenomeno. Il 04 gennaio 1996 dalle 18.15 alle 20.30 una nuova apparizione origina nel golfo di Salerno. Una luce cangiante dal giallo al bianco al blu al verde al rosso, e poi scompare, notata per tre sere consecutive, illuminando a giorno anche varie zone del Monte Tiberio. Venendo ai nostri giorni, un misterioso oggetto volante viene avvistato nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo 2018 nel cielo di Capri. A immortalarlo, con un telefono cellulare, fu lo staff del Cinema Internazionale e del Set Cafè. Alle 3, ora legale, ecco spuntare un scia luminosa in cielo. La prontezza di riflessi di prendere lo smartphone, premere play e catturare la scena. Pochi secondi, prima che l’oggetto luccicante, un grosso punto luminoso con tanto di scia, scompaia dietro i palazzi.