Fonte: ilgolfo.it
La commissione intercomunale Sanità costituita da consiglieri comunali delle tre isole del Golfo di Napoli (Ischia, Procida e Capri) ha trasmesso una nota al direttore generale della ASL Napoli 1 Gaetano Gubitosa (competente per Capri) ed al pari grado dell’ASL Napoli 2 Nord Monica Vanna (Ischia e Procida) avente ad oggetto una richiesta di incontro relativamente ai problemi della sanità che si registrano nelle realtà insulari dell’arcipelago campano. I rappresentanti dei Comuni di Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana, Barano, Capri, Anacapri e Procida esordiscono così nella missiva trasmessa ai rispettivi direttori: ‘Gentili Direttori, nel plaudire alle Vs. recenti nomine ai vertici dei due distretti dell’azienda sanitaria che comprendono tutti i comuni delle isole dell’arcipelago campano, quale Commissione intercomunale Sanità, costituita da Consiglieri Comunali di tutte le municipalità delle isole dell’arcipelago, da tempo impegnati nelle iniziative che hanno condotto tra l’altro alla raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento delle isole dell’arcipelago quali zone disagiate , successivamente in parte ripresa con modifiche dalla Legge regionale 22 luglio 2025 n.11 pubblicata sul BURC n.51 del 23 luglio 2025 ‘ Riconoscimento delle isole di Capri, Ischia, e Procida, facenti parte dell’arcipelago campano, dei Comuni di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese, Sapri, e Vico Equense e di altri ambiti come zone disagiate’ confidiamo nella possibilità che le SS.LL. vogliano accordare un incontro ai delegati della commissione intercomunale, incontro per il quale si rappresenta fin d’ora la massima disponibilità quanto al luogo e alla data che risulterà più compatibile con i molteplici impegni istituzionali di Direttori Generali appena insediati’. Nel documento si sottolinea la lenta riduzione dei presidi di Pronto Soccorso, la compromissione dei servizi per la salute mentale, la riduzione degli organici dei presidi ospedalieri e dei servizi territoriali e l’aggravarsi dei problemi delle strutture residenziali I firmatari della nota poi proseguono spiegando che ‘All’uopo occorre evidenziare che in particolare i servizi sanitari hanno fatto registrare negli ultimi anni un’amministrazione da parte della azienda non sempre idonea ad affrontare in modo organico le esigenze di isole con oltre 80.000 residenti, senza contare le centinaia di migliaia di turisti che le affollano per sei mesi all’anno: isole che hanno visto progressivamente ridursi i presidi di Pronto Soccorso, compromessi i servizi per la salute mentale, trasferire la SIR, ridursi progressivamente gli organici dei presidi ospedalieri e dei servizi territoriali, aggravarsi i problemi delle strutture residenziali. A ciò si aggiunga che dal punto di vista della dotazione organica il personale delle strutture ospedaliere e territoriali negli ultimi anni risulta diminuito di numerose unità tra infermieri, ostetriche e OSS, la maggior parte dei quali a seguito di trasferimenti ad altre sedi in terraferma e non sostituiti. Anche l’organico del personale medico appare peraltro gravemente sottodimensionato per quanto concerne il personale addetto ai vari reparti nei presidi ospedalieri delle isole, con particolare riferimento ai reparti di Anestesia, Medicina, Chirurgia, Ostetricia, Pediatria, Radiologia, Cardiologia, Ortopedia, Laboratorio, per rinuncia, dimissione, trasferimento, aspettativa’. Poi la conclusione: ‘Confidando definitivamente e auspicando che la nuova legge regionale possa trovare effettività nelle previsioni che riconoscono lo status di disagio alle isole dell’arcipelago campano, in attesa di cortese riscontro per la fissazione di un incontro, l’occasione è gradita per porgere le più vive cordialità’.