Fonte: Il Mattino di ieri sabato 12 marzo 2022
di Anna Maria Boniello
Torna alla ribalta il caso della strada provinciale Marina Grande-Capri, teatro la scorsa estate di un tragico incidente, quando un pullmino con 20 passeggeri a bordo precipitò nella scarpata sottostante, causando la morte del giovane autista dell’ Atc Emanuele Melillo.
Le cause dell’ incidente sono ancora al vaglio della magistratura che ha iscritto 5 persone nell’ albo degli indagati. I responsabili sindacali regionali e provinciali dell’ Usb Marco Sansone e Adolfo Vallini, con una nota inviata al prefetto, ai sindaci di Anacapri e Capri e alla Città Metropolitana, hanno chiesto di abolire la fermata dei bus nell’ area prospiciente l’ albergo J.K. sino a quando «siano state ripristinate le necessarie garanzie a salvaguardia della sicurezza dell’ esercizio». Quel tratto di provinciale dal giorno dell’ incidente è stato oggetto di restringimento della carreggiata per poter effettuare il traffico a senso unico alternato, unico escamotage per poter congiungere la zona alta di Marina Grande al porto.
La risposta da parte della Città Metropolitana non si è fatta attendere. «Nessun ordine di servizio – si legge tra l’ altro – può essere emesso da una società di tpl in merito all’ istituzione di una nuova fermata, in deroga al codice della strada». «La parte della carreggiata – dice inoltre il dirigente coordinatore Pasquale Gaudino – destinata alla fermata degli autobus deve essere appositamente indicata con la segnaletica orizzontale e verticale».