Fonte: Il Mattino del 29 gennaio 2022
di Anna Maria Boniello
Capri, isola gattara. Ad occuparsi dello stato di salute e del benessere di felini liberi, in particolare le colonie di gatti che si trovano in varie parti dell’ isola, ci penseranno le amministrazioni di Capri ed Anacapri. In determine, delibere e ordinanze, pubblicate nei rispettivi albi pretori, le linee guida e i regolamenti che da oggi elencano i diritti di cui godono le colonie feline che hanno scelto l’ isola come residenza. Ad Anacapri sono oltre 130 i gatti che vivono in libertà, solitamente in aree meno abitate come Monte Solaro, Caposcuro, Caprile e persino nelle piazzole davanti alla Grotta Azzurra. I gatti capresi è più facile trovarli tra i Giardini di Augusto, Via Valentino, le stradine intorno alla Piazzetta; quelli più solitari nella zona alta di Tiberio e Matermania. A provvedere a sostentamento, sterilizzazione e cura dei felini in libertà ci penseranno i due Comuni, che hanno già stabilito all’ interno dei loro bilanci un impegno di spesa che sarà distribuito alle associazioni ed ai volontari che si occuperanno di rifornire di cibo ed assistere gli animali che vivono in strada.
LE STORIE Oggi, con il supporto dei due Comuni dell’ isola, i gatti assurgono allo status di abitanti del posto. Sull’ isola il gatto ha sempre avuto un ruolo di tutto rispetto. Il caffè emblema della Capri cosmopolitan ed intellettuale aperto da Donna Lucia Morgano a fine Ottocento portava sull’ insegna uno stranissimo nome, Zum Kater Hiddigeigei, che può apparire bizzarro ma che invece era legato alla storia di un gatto definito magico. Un gatto nero che veniva chiamato Hiddigeigei e che accompagnava anche durante le sue passeggiate il poeta tedesco Victor von Scheffel e viveva nella sua stanza nell’ antica Locanda Pagano. Hiddigeigei venne adottato da tutta la colonia straniera che lo ammiravano scorrazzare tra i tetti della locanda e passeggiare indisturbato lungo quella strada che oggi è diventato il centro della mondanità internazionale. Il poeta su di lui scrisse addirittura un piccolo poemetto in cui si identificava lui stesso nel gatto Hiddigeigei. Anche il caratteristico e particolare albergo di Via Vittorio Emanuele dirimpettaio dell’ antica locanda porta il nome di un gatto, Il Gatto Bianco. Un altro segno della antica storia animalista dell’ isola azzurra. Per cui che a Capri anche le amministrazioni si occupino del benessere dei felini non è una novità, ritenendo gli amici a quattro zampe parte integrante della comunità isolana.