Anna Maria Boniello. Capri – Nella piazzetta di Capri si rincorrono i commenti nel day-after dello sbarco sull’isola del nucleo degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate. Un folto gruppetto di funzionari che mercoledì mattina, muniti di copie delle dichiarazioni dei redditi di alcune aziende riguardanti il 2009, si è recato negli esercizi delle attività da controllare e successivamente negli studi professionali dei loro commercialisti per acquisire la documentazione relativa a quell’anno per avviare verifiche e controlli incrociati. Si tratta di operazioni di routine, hanno spiegato gli addetti ai lavori dopo la partenza degli agenti del fisco, anche se la notizia dell’arrivo nella prima mattinata a Capri dei funzionari ha provocato scompiglio tra i titolari di attività commerciali, bar, ristoranti e boutique che sono entrati nelle mire dei controlli. Gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate, in gruppetti di due hanno visionato i documenti contabili di una decina di attività, fra esercizi commerciali, piccole strutture alberghiere, bar e ristoranti, recandosi prima presso le sedi avvertendo i titolari e poi presso gli studi professionali che si occupano della loro contabilità. Controlli di ordinaria amministrazione in base a studi di settore presentati nel 2009 i cui esiti probabilmente saranno resi noti verso la fine della stagione estiva. Ed anche se i professionisti degli studi commerciali non possono parlare, puntuale per tutti è arrivato il commento sull’operazione da parte del presidente della Confcommercio di Capri Beppe Massa : “I controlli a Capri ci sono sempre stati, e ben venga che continuino – esordisce Massa – come abbiamo già sottolineato in occasioni precedenti siamo sicuri che se a Capri saranno riscontrati casi di evasione, si tratterà di episodi di dimensioni poco rilevanti. Inoltre – continua il presidente di Confcommercio – l’operazione di mercoledì era finalizzata alla ricerca della documentazione comprovante i costi sostenuti dalle aziende e alla corretta applicazione dello strumento degli studi di settore. In ogni caso – conclude Massa – ci auspichiamo anche per il futuro che le verifiche vengano effettuate un clima di normale controllo, in piena collaborazione fra le parti, titolari di azienda, ispettori e studi di consulenza, e non assumano invece una dimensione mediatica e punitiva nei confronti dei titolari di attività di un importante settore, qual è il turismo che è un pilastro del PIL nazionale.”