Fonte: ANSA
Arriva anche a Capri il movimento di solidarietà per fare fronte comune con le donne iraniane e contro l’applicazione rigida della legge sul velo nato in particolare in seguito alla morte della giovane Mahasa Amini, punita con la morte per non aver indossato bene “l’hijab”, il velo con cui le donne iraniane sono solite coprirsi il capo per motivi religiosi. L’iniziativa del taglio delle ciocche è giunto così fino all’isola di Capri, coinvolgendo tante donne che rappresentano l’imprenditoria e la bellezza dell’isola azzurra. A sposare la causa delle donne iraniane, di protesta per la libertà e i diritti, col taglio di una ciocca di capelli, sono state tante ragazze dell’isola Danza, sotto l’esempio di Mariapia e Federica Mauro, della scuola danza di Capri; Michela e Arianna De Martino alla guida del ristorante “Da Paolino”, la limonaia più
conosciuta dell’isola; Mia D’Alessio del ristorante “Aurora”, tra i più noti templi della gastronomia e del jet set caprese; Mariaelena Aprea del celebre marchio di gioielli Chanteclair e insieme a loro tantissime altre giovani ragazze, volti noti di Capri. I capelli, simbolo di forza e di sensualità, nei secoli, nella cultura dei popoli che affacciano sul Mediterraneo, sono diventati, così, col taglio della ciocca, un simbolo di protesta
e di lotta per la vita e la libertà di tutte le donne. Le immagini in bianco e nero, raccolte in un montaggio con effetti audio e video che mixano scene di protesta e rabbia nelle piazze iraniane ed altre località del mondo, assemblate dal regista e video-maker caprese Simone Di Martino, diventano la voce delle donne di Capri per solidarizzare con i diritti e con la libertà di tutte le donne. Di Martino ha pubblicato ieri sera il video sui suoi canali social con questa dicitura: “Donna – vita – libertà. Grazie a tutte le donne, le ragazze, le persone che hanno contribuito, con un piccolo gesto, a sostenere la libertà delle donne iraniane! Viva la libertà. un ringraziamento speciale va all’isola danza che con una coreografia ha dato ancor più risalto a questo messaggio. Non lasciamo che ci privino della verità! della libertà! Del futuro!”