Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Tragedia bus a Capri, l’autista sarebbe morto per i traumi subiti nell’impatto e non per un malore inoltre “nessun controllo e ringhiera inadatta”. Secondo quanto emerso dalle indagini, chiuse di recente, ci sono profili di responsabilità a carico di nove persone, tutte destinatarie di un avviso di conclusione indagini da parte della Procura di Napoli. Si tratta di un incidente che rappresenta una delle pagine più drammatiche della storia isolana che non potrà mai cancellare dalla propria memoria quel maledetto 22 luglio del 2021 quando un bus del servizio di linea partito dal capolinea di Marina Grande dopo aver affrontato il primo tornante in salita è precipitato verso il basso. Un episodio nel quale perse la vita l’autista e diversi passeggeri riportarono ferite più o meno gravi. Si è venuti a conoscenza con il lavoro dei consulenti degli inquirenti “che la barriera contro la quale il bus ha impattato non era idonea e, infatti, non ha retto all’urto”. Inoltre sembra che il conducente che avrebbe perso la vita a causa dei traumi subiti nell’impatto e non per il malore era portatore di parziale invalidità. Un aspetto che pare non fosse stato messo in evidenza e per il quale all’azienda verrebbe contestato di non aver fatto effettuare le visite mediche periodiche previste dalla legge. L’avviso di conclusione indagini è stato notificato al legale rappresentante della società di trasporto, al medico che avrebbe dovuto verificare e monitorare lo stato di salute del dipendente, a un dirigente della Provincia di Napoli (per il periodo che va dal 2006 al 2010), a un tecnico responsabile della manutenzione straordinaria della strada provinciale 66 ovvero la provinciale Marina Grande dove avvenne l’incidente, a quattro funzionari della Città Metropolitana di Napoli e al dirigente della gestione tecnica strade e viabilità. A quest’ultimo viene contestato che non avrebbe “tenuto conto di una segnalazione con la quale un pool di tecnici evidenziava la necessità di predisporre una barriera di protezione in sostituzione della ringhiera”.


