Fonte: Il Mattino
di Anna Maria Boniello
Cominciano sull’ isola azzurra i primi abbattimenti di immobili abusivi. Ad Anacapri, in località Lo Funno, una zona agricola lontana dal centro abitato, una ditta incaricata si è presentata dinanzi l’ abitazione destinataria di un’ ordinanza di demolizione.
Un dispositivo spiccato dalla Procura di Napoli al termine dell’ iter avviato per una costruzione realizzata senza le dovute autorizzazioni. A manifestare la propria solidarietà alla famiglia anacaprese che aveva ricevuto l’ ordine di abbattimento decine di isolani, amici e conoscenti che davano vita anche a una sorta di sit-in. Il manufatto oggetto del provvedimento è abitazione unica della famiglia in questione che su un terreno di proprietà aveva eretto la costruzione a metà degli anni Novanta. A sorvegliare l’ opera di demolizione e la presenza di centinaia di anacapresi che a si erano radunati nei pressi dell’ abitazione da abbattere erano presenti agenti di polizia inviati dalla terraferma e i carabinieri della locale stazione. Il sit-in non ha causato alcun incidente. L’ impossibilità di raggiungere con i veicoli il civico oggetto del dispositivo ha evitato per il momento l’ impiego della ruspa mentre si avviavano le prime opere di demolizione nei confronti delle pareti del vano interno.
E mentre via Whatsapp nasceva e metteva insieme oltre 150 iscritti il comitato civico «Comitato Casa Anacapri», che tra l’ altro con notizie, foto e video aggiornava sulla situazione, cresceva il malcontento per un abbattimento, che molti temono sia solo il primo di una serie di provvedimenti contenuti all’ interno di voluminosi fascicoli finiti in scaffali e sulle scrivanie degli inquirenti.