di Lorenzo Celentano
Quest’anno le classi terze di tutti gli indirizzi dell’Istituto Axel Munthe di Anacapri hanno avuto l’opportunità di visitare due delle regioni più affascinanti d’Italia: la Valle d’Aosta, nota per i monti più alti d’Europa, ed il Piemonte, ricca di storia italiana e non.
Nonostante fossimo partiti dalla nostra cara isola pieni d’entusiasmo, eravamo consapevoli del fatto che ci attendevano 13 ore di viaggio in autobus, l’unica nota negativa dell’intera esperienza! Il lungo tragitto in bus ha tuttavia concesso la possibilità a noi ragazzi di conoscerci meglio, liberi da qualsiasi pensiero o impegno scolastico. Eravamo tutti coscienti del fatto che nuove amicizie erano pronte per sbocciare e non vedevamo l’ora di divertirci. Tra lunghe chiacchierate, film e giochi con le carte abbiamo avuto modo di stringere rapporti nuovi tra noi alunni e per fortuna così il tempo è trascorso più velocemente. Terminato il lungo viaggio d’andata, finalmente siamo arrivati in albergo. Eravamo tutti stremati dalla stanchezza ma eravamo ansiosi di prendere possesso delle nostre camere! Diciamoci la verità: nessuno era interessato a dormire, il nostro unico pensiero era quello di riunirci in gruppi in qualche stanza e divertirci.
Il primo giorno, dal mio punto di vista, è stato quello più coinvolgente per noi ragazzi. Abbiamo avuto l’opportunità di salire sulla funivia Skyway Monte Bianco, nonostante le condizioni meteo non fossero ottimali. Mai nella mia vita avevo provato una sensazione simile: non capita tutti i giorni di arrivare a 3466 metri s.l.m. e ammirare le vette del Monte Cervino e del Monte Rosa, per di più mentre nevicava. La funivia, a primo impatto, non ci suscitava molta sicurezza, ma quando abbiamo conosciuto i tecnici responsabili dell’impianto ci siamo ricreduti. Eravamo in 40 in un’unica cabina…vi lascio immaginare.
Nella città di Torino, invece, è stata interessante la visita guidata al Museo Egizio, vanto mondiale italiano poiché il più importante museo della civiltà egizia dopo quello del Cairo. La visita è stata agevolata dal fatto che indossavamo ciascuno degli auricolari in modo tale da ascoltare chiaramente la voce della guida. Ogni reperto attirava la nostra attenzione e ognuno di questi ci ofriva nuovi spunti per ulteriori riflessioni e curiosità. In particolare sarcofagi e mummie, nonostante fossero lggermente inquietanti, catturavano il nostro sguardo in modo più che diretto.
Nel complesso, il viaggio è riuscito ad unire più che mai noi ragazzi, permettendoci di coltivare insieme il valore dell’amicizia con il tesoro della conoscenza. Sono tornato a Capri cambiato, ricco emotivamente e mentalmente.