Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Maltempo a Capri tra pozzanghere al porto, un incendio che ha provocato la morte di due cani, telefoni cellulari muti e disagi vari. L’arrivo improvviso e violento dell’autunno sull’isola azzurra ancora in piena movimentazione turistica si è fatto sentire. In via Migliera ad Anacapri un capanno degli attrezzi di prima mattina è andato a fuoco, con triste conseguenze, visto che due cani da caccia che dormivano all’aperto hanno perso la vita soffocati dal fumo e avvolti dalle fiamme. L’intervento della squadra del turno D dei vigili del fuoco comandata dal caposquadra Pasquale Salzano e coordinata da Francesco Perrella, ha consentito in poco tempo, comunque, di domare l’incendio. Insieme ai pompieri sul posto anche i carabinieri della stazione di Anacapri che hanno avviato le indagini per risalire alle cause dell’accaduto che secondo le prime ricostruzioni, sarebbero da far risalire ad un fulmine caduto nelle vicinanze del capanno. Le forti piogge di ieri mattina, inoltre, hanno messo in luce ancora una volta le criticità del porto di Capri, il terminal di arrivi e partenze dell’isola azzurra che con le prime precipitazioni ha riportato subito di nuovo il problema delle pozzanghere che si formano sul manto stradale dissestato della banchina portuale. Buche ed avvallamenti che si riempiono di acqua piovana causando veri e propri laghetti spesso in corrispondenza dei punti di attracco con relativa difficoltà di sbarco e di imbarco per gli ignari passeggeri costretti a percorrere lentamente la stretta striscia portuale, con un percorso a zig-zag per evitare di finire letteralmente con i piedi nell’acqua. Tuoni e fulmini, poi, hanno provocato a macchia di leopardo nel territorio isolano, difficoltà di collegamento con la telefonia mobile e la connessione ad internet, probabilmente per qualche guasto temporaneo ad una delle centraline di ripetizione del segnale, a seconda della compagnia telefonica di appartenenza. In via Cesina, una delle strade dell’itinerario della parte alta del territorio caprese, un temporaneo intasamento delle caditoie ha creato l’effetto ruscello con gli abitanti che dovevano procedere utilizzando paralleli vialetti delle proprietà private per evitare di guadare l’acqua uscendo di casa.

















