di Massimo Lionetti
QUELLO CHE VA
Campionato fermo, lo stage della nazionale, ma soprattutto la parte finale della tanto discussa Coppa D’Africa, impongono uno stop che stona ancor di più in considerazione del momento decisivo che il nostro campionato maggiore si appresta a vivere. La palla che rotola ha lasciato spazio a trattative, procuratori e colpi di mercato. L’Inter, campione d’Italia e capolista, ha prelevato il forte difensore Gosens. Un acquisto il cui effetto probabilmente si sentirà più in la visto la condizione non ottimale dell’ormai ex orobico. Attenzione però, questa trattativa dimostra come l’Inter, gioco forza attenta alla propria situazione finanziaria, sia capace di mantenersi competitiva. Alla ripresa, con un potenziale +7 affronterà Milan e Napoli ed il campionato potrebbe chiudersi. Il colpo più roboante lo ha sicuramente regalato la Juventus che a suon di milioni si è assicurata Vlahovic. Un attaccante solo ventiduenne, ma dal futuro, oltre dal presente, garantito. Questo colpo, avrà, con tutte le probabilità un effetto immediato sul campionato e sposta a favore della squadra di Allegri gli equilibri in considerazione della lotta per centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Un botto sensazionale che mette in luce, caso mai, c’è ne fosse stato bisogno la vera natura della Juve. Una società che costantemente punta al meglio. Allegri ora non ha più alibi, la vecchia Signora, deve rimontare la classifica quanto più e possibile.
QUELLO CHE NON VA
La Lazio aveva inevitabilmente bisogno di ritocchi che rendessero la propria sagoma quanto più simile e possibile all’ideale del calcio sarriano. Il tecnico toscano non disporrà di quel cambio di marcia;i dirigenti non hanno saputo compiere scelte coraggiose in grado da rendere funzionale il progetto. La Lazio è sicuramente fuori dai giochi per il quarto posto e dovrà mettere il coltello tra i denti per arrivare in Europa League. La squadra dei De Laurentis dice addio prima ad Insigne e tra poco lo farà con Mertens. La prima parte di campionato che ha disputato la squadra di Spalletti le conferisce il diritto di poter, sulla carta, competere per grandi obbiettivi, ma in chiave futura, questo team ci sembra spiazzato e povero di idee valide e tali da poter far rimanere competitiva una squadra che lo è stata nell’ultimo decennio.