di Massimo Lionetti
QUELLA CHE VA
Che bella partita! Atalanta/Inter è stato senza dubbio uno spettacolo di notevole livello, non solo per i tifosi degli orobici e della beneamata, ma per tutti gli amanti di questo sport. Un ottimo slogan anche per il campionato di Serie A. Gara bella ed aperta fin da subito e che ha lasciato sino alla fine la sensazione che qualcosa potesse sempre accadere. Solo per la bravura degli estremi difensori il risultato recita zero a zero, ma di intensità questa gara ne ha regalato veramente tanta. Le due squadre in campo hanno inoltre dimostrato come il ruolo che stanno recitando le appartiene con pieno merito; i campioni d’Italia restano i favoriti per la vittoria finale mentre il calcio brillante, guardingo e innovativo pone ad avere dell’Atalanta una considerazione che va oltre la semplice figura dell’outsider. É evidentemente la crescita del Toro, ed è un piacere inserirlo nel paragrafo del comune piacere della mia rubrica. Juric è la giusta dimensione dei granata e viceversa, questo matrimonio potrebbe portare a sognare l’Europa. Tutto questo senza l’apporto di Belotti il cui spessore nelle prestazioni é stato sostituito dalla personalità di giocatori come Bremer, Brekalo e Pobega. Il Toro ci piace.
QUELLO CHE NON VA
Il harakiri del Milan ha dell’incredibile. La squadra di Pioli in vantaggio contro lo Spezia alla Scala del calcio ha addirittura concesso ai liguri la possibilità di ribaltare la disputa. È svanita così la possibilità di accorciare dall’Inter; anzi in una giornata con il calendario sfaverovele i nerazzuri sono riusciti ad allungare in classifica. Le giornate da giocare sono ancora tante, ci mancherebbe, ma risultati come questo lasciano il segno. Il Milan deve rispondere presente già alla prossima quando a San Siro arriverà l’avversario più sgradevole: la Juventus di Allegri che non può permettersi di perdere terreno. Il campionato entra nel vivo, adesso si fa sul serio.