Fonte: Il Mattino
Il Premio Malaparte sbarca in Libano. Se lo assicura infatti Amin Maalouf, scrittore libanese che pur residente a Parigi da molto tempo – da oltre 30 anni va raccontando nei suoi libri il mondo del Mediterraneo, a cominciare dalla natia Beirut. Con il riconoscimento, la giuria premia un autore ormai di lungo corso, che ha narrato la civiltà del mediterraneo in titolidi narrativa molto noticome Le crociate viste dagli arabi, Gli scali del levante o Leone l’ africano, in un’ operaampia e riconosciuta che gli è valsa anche l’ attribuzione di un seggio tra gli immortali dell’ Academie Française.
Come sempre, il fine settimana caprese rappresenterà un omaggio alla narrativa del vincitore. Sabato 3 ottobre, nel tardo pomeriggio, si terrà il consueto appuntamento per la tavola rotonda su di un tema che il vincitore sta ancora validando. Tra i relatori, insieme ai membri della giuria, giornalisti e scrittori, tra cui sono annunciati Sandro Veronesi, Diego De Silva, Camilla Baresani e Chiara Gamberale. Ci sarà anche Raffaele La Capria, che quel giorno compie 98 anni e sarà festeggiato con l’ entusiasmo che merita nel cinema Internazionale. Premiazione ufficiale secondo la tradizione: alla Certosa di San Giacomo, l’ indomani, domenica 4 ottobre alle 11. Lì, sentita la motivazione della giuria, il vincitore Maalouf terrà un discorso scritto per l’ occasione. Per il Malaparte, dopo la ripresa a opera di Gabriella Buontempo di una decina d’ anni fa, è la seconda volta di un autore di lingua francese: nel 2012 il riconoscimento era andato a Emmanuel Carrère.


















