Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri gli stagionali chiedono di intervenire, «è ora il momento di proteggere le fasce deboli della popolazione, è ora il momento delle scelte». Patrizio Messercola, lavoratore stagionale caprese ha inviato una missiva al sindaco di Capri Marino Lembo chiedendo un intervento per i centinaia di lavoratori isolani esclusi da qualsiasi sostegno economico. «Sulla nostra isola persiste ancora un gran numero di lavoratori che resteranno privi di aiuti ha spiegato Patrizio Messercola – rispetto all’ampia copertura governativa e regionale assicurata ai lavoratori stagionali dei settori turismo e stabilimenti balneari ed a quella ultimamente garantita alle restanti categorie di lavoratori stagionali vi sono centinaia di lavoratori il cui inquadramento a tempo determinato della scorsa stagione impedisce di accedere, insieme a criteri assurdamente stringenti, a qualsivoglia forma di sussidio. L’aver atteso sino ad oggi per mettere in atto incisivi provvedimenti a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie può trovare, forse, giustificazio ne nella speranza, vana, che il Governo o la Regione avrebbero posto rimedio alla discriminazione assurda di tantissimi lavoratori stagionali aggiunge Messercola – che ancora oggi, dopo due provvedimenti, restano esclusi da qualsiasi aiuto. È ora di intervenire». Ed anche CapriVera il gruppo di opposizione consiliare ha sollecitato aiuti a tutela dei lavoratori stagionali isolani. «Si deve ritenere che chi può contare su un avanzo di amministrazione di almeno sedici milioni di euro debba azionare ha detto il capogruppo di CapriVera Roberto Bozzaotre – scelte molto più coraggiose ed incisive a sostegno di lavoratori ed imprese che stanno vivendo un momento davvero difficilissimo. Per questo motivo CapriVera già ad aprile aveva proposto un piano organico di sostegno alle imprese e ai lavoratori ricorda Bozzaotre – si trattava di un piano di intervento massiccio, perfettamente sostenibile dalle nostre casse comunali, che avrebbe consentito di non lasciare nessuno indietro».