Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Ponte del 25 aprile boom a Capri, ma per collegamenti, trasporti e traffico, occorre ripensare il territorio prima della stagione turistica vera e propria. Il long weekend che si è prolungata sino alla festività della Liberazione, dopo il primo positivo banco di prova delle vacanze pasquali, ha confermato il successo ed il trend dell’isola azzurra in fatto di flussi turistici e movimentazione vacanziera. Numeri e cifre sono tutte favorevoli alla bilancia del terziario isolano tanto che operatori e addetti ai lavori si preoccupano in senso inverso, ovvero se il piccolo scoglio di Tiberio ha effettivamente le possibilità di accogliere e gestire con uno standard di qualità un’estate dei grandi numeri come quella che si prospetta e si prevede, stando ai primi break vacanzieri di aprile e al libro delle prenotazioni e del booking dell’estate. Le perplessità maggiori sono verso la sezione collegamenti marittimi, che continuano a rappresentare il principale cruccio di chi vive e opera facendo ospitalità e attività nel settore turistico sulla terra dei Faraglioni. Il feed-back dei clienti, degli ospiti e in generale di coloro i quali sbarcano sull’isola azzurra, infatti, è troppo spesso poco generoso nei confronti del sistema dei viaggi via mare, con lamentele varie dall’organizzazione alla situazione dei porti, alla complessità della bigliettazione e del servizio di informazione, in caso di comunicazione di corse cancellate e soppresse. A palesarsi ancora una volta come un problema sono gli orari delle partenze, che sono in alcune fasce orarie molto frequenti, in altre talmente distanziati da presentare buchi anche di due ore. Sul porto di Marina Grande, quindi, in momenti clou della mattina si affollano centinaia di persone, che il sistema delle infrastrutture smaltisce con evidenti difficoltà, dato il gran numero di arrivi tutti contemporanei o comunque con un distacco tale l’uno dall’altro, dal non poter evitare che di fatto si ammassino, costretti a lunghe attese e code per raggiungere il centro di Capri. Non da meno alla voce criticità sono le dimensioni e le condizioni del molo dell’isola azzurra, unico punto di approdo che in gran parte continua ad essere quello delle origini, ovvero circa cento anni orsono.


















