Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri si chiede per il contenimento del contagio la riduzione della portata dei mezzi di trasporto sia marittimo che terrestre, mentre si auspica il ritorno alle attività scolastiche soltanto dopo la consultazione elettorale. Al Governatore Vincenzo De Luca come altri comuni della Campania, i due sindaci dell’isola azzurra che hanno già inviato una missiva, ribadiranno anche nelle prossime ore le difficoltà di rimettere in pista il sistema scolastico. Tra le criticità attualmente riscontrate la necessità di organizzare un potenziamento del trasporto per gli studenti, la mancanza a tutt’oggi dei banchi monoposto nonostante siano stati ordinati da mesi, i ritardi nell’avvio dei test seriologici per tutto il personale della scuola. A questo si aggiungono difficoltà tipiche dei territori isolani dove si verifica all’inizio dell’anno scolastico un ritardo nel completamento degli organici, considerando che tranne per i residenti, si rinnova ogni anno il fenomeno della necessità di un riavvicinamento a casa da parte del personale docente e non docente che si traduce in un trasferimento che lascia un posto vacante in attesa di essere sostituito. E quindi invece di un organigramma potenziato in realtà mancano anche le pedine classiche della scacchiera di inizio anno. A questo si aggiungono le perplessità di un trasporto in sicurezza della maggior parte del personale scolastico, composto da pendolari, che sia per quanto concerne i collegamenti marittimi che interni all’isola, andrebbero ad implementare il già alto numero di persone che si registra a bordo i mezzi. Lo stretto molo caprese, infatti, rischia di essere teatro di un assembramento soprattutto quando si verificano arrivi e partenze in contemporanea.