Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Il traffico di Capri non è “colpa” dei bed and breakfast, occorrono soluzioni condivise e un nuovo piano mobilità. L’Abbac (Associazione di bed and breakfast e affittacamere della Campania) interviene sul dibattito nato intorno alla rete viaria isolana, le sue problematiche e i tentativi di trovare una “ricetta” per evitare il collasso. L’associazione che mette insieme le strutture ricettive a gestione familiare in particolare ha chiesto alla Federalberghi dell’isola azzurra che con il suo presidente aveva proposto le sei soluzioni al problema, compreso un intervento stringente rispetto al trasporto da parte di auto private verso strutture extra-alberghiere di ospiti e bagagli, una soluzione condivisa.
“Bene elenco dei buoni propositi, ma gli albergatori condividano con noi un percorso autentico che porti a chiarezza di ruoli e competenze per sollecitare i due Comuni ad azioni concrete – dicono dai vertici dell’Abbac – Più volte, negli anni, abbiamo sollecitato le amministrazioni comunali di Anacapri e Capri ad organizzare un piano traffico e un progetto condiviso in merito a trasporti privati e pubblici. Occorre un cambio di passo. Serve lavorare ad un albo intercomunale per rilascio licenze conducenti, taxi e avviare una ormai inderogabile azione che porti ad un trasporto sostenibile e nel rispetto dell’ambiente. Occorre controllare anche le tante licenze di trasporto rilasciate agli alberghi e condividere un’azione che porti a maggiore sinergia tra trasporto pubblico e quello gestito dai privati. Vanno applicati tariffari equi e rafforzate linee e corse”. La Guardia di Finanza proprio l’altro giorno ha beccato un anacaprese mentre incassava da una coppia di stranieri il compenso per averli trasportati da Anacapri fino al porto di Marina Grande. L’uomo con la propria vettura effettuava una sorta di navetta per i turisti di bed and breakfast e case vacanza ma privo di qualsiasi autorizzazione all’esercizio di tale attività, paragonabile ad una “N.c.c” senza licenza. “Condanniamo il malcostume di taluni gestori extralberghieri – dicono ancora dall’Abbac – che svolgono abusivamente l’attività di accompagnamento degli ospiti. Ma serve trovare accordi che tutelino gli ospiti e i pendolari che hanno diritto a raggiungere i vari punti dell’isola con corse frequenti e certe, oltre che ormai inderogabile un trasporto pubblico notturno. Oltre che prevedere convenzioni, abbonamenti e autorizzazione al transito di veicoli a basso impatto ambientale”.