Fonte: Metropolis
di Marco Milano
«A Capri situazione paradossale, musei e monumenti ancora chiusi al pubblico, il rilancio turistico riparta dalla cultura e dalla natura». L’Unione Nazionale Consumatori, delegazione isola di Capri, lancia l’allarme su quella che in teoria dovrebbe essere il momento della ripartenza turistica ma che nella pratica si scontra con l’impossibilità di offrire agli ospiti dell’isola la fruibilità dei propri tesori. «Villa Jovis, la Certosa di San Giacomo, la Grotta Azzurra e Villa Lysis non possono restare chiusi ancora a lungo dice Teodorico Boniello delegato isolano dei Consumatori – ad oggi c’è un clima d’incertezza generale, non si sa se sono stati effettuati lavori di manutenzione e pulizia e quali accorgimenti verranno adottati, in tali aree. Urge una riapertura immediata». In una nota inviata al ministro ai beni culturali ed al turismo Dario Franceschini l’Unione Consumatori ha sottolineato come «i primi turisti che sono sbarcati sull’isola di Tiberio hanno trovato cancelli chiusi dei siti monumentali, oltre a totale assenza di materiale informativo su modalità e tempi di riapertura. Per non parlare della Grotta Azzurra, dove attualmente esiste anche un problema di natura occupazionale e lavorativo. I dipendenti delle strutture alberghiere dell’isola che hanno riaperto non riescono a fornire informazioni precise esaustive ai propri clienti, con un evidente danno d’immagine. Grave». Nella nota con la quale si fa richiesta della riapertura immediata di musei, monumenti e siti archeologici è stato anche evidenziato «che a Capri, diversamente da realtà a ter raferma, sono inspiegabilmente ancora chiusi». Dello stesso tenore è l’intervento di Atex Capri, l’associazione che riunisce le strutture extralberghiere isolane che nel definire come situazioni incresciose le chiusure di «siti conosciutissimi e fondamentali per il turismo» parla anche di danni. «Il danno è doppio spiega Graziano d’Esposito presidente Atex Capri – perché oltre il danno d’immagine che si sta verificando con i primi ospiti stagionali che trovano chiusi questi attrattori, si sta verificando che molti ospiti rinunciano a prenotare quando vengono a sapere di queste chiusure eccellenti. È come se si praticasse un marketing all’incontrario. Vedere tanti turisti rinunciare è veramente grave, in considerazione della crisi economica che ha travolto l’isola».