Fonte: Comunicato Stampa
L’Isola è Donna
Lavoro e immagine femminile a Capri nell’Ottocento
5 Settembre- 5 Ottobre
Fondazione SMZ
Via Mons. Carlo Serena, 5 – Capri
Ha inaugurato lo scorso venerdì presso la sede della Fondazione Serena Messanelli Zweig la mostra L’Isola è Donna: lavoro e immagine femminile a Capri nell’Ottocento, ideata e curata da Riccardo Esposito, Renato Esposito, e Vincenzo Sorrentino.
L’iniziativa ha registrato un’ampia partecipazione di pubblico e istituzioni, confermando il forte interesse per il tema e il valore culturale del progetto.
Durante l’inaugurazione, insieme ai curatori, sono intervenuti: il Sindaco di Capri Paolo Falco, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, riconoscendone il rilievo storico-culturale, ed il Presidente Emilio Ruotolo che ha ringraziato i numerosi collezionisti privati per la generosa concessione delle opere in prestito.
L’opening ha coinciso inoltre con il primo anniversario della nascita della Fondazione SMZ, e quindi sono state ripercorse le pricipali tappe che hanno visto affernarsi , in questo primo anno di vita, un nuovo importante soggetto nel panorama culturale caprese.
Il Presidente Ruotolo ha inoltre annunciato, per il 2026, un programma di iniziative in linea con la vocazione internazionale dell’istituzione.
Una serata speciale che ha omaggiato il fondamentale ruolo delle donne capresi di ieri e oggi, e ha previsto un aperitivo a tema femminile, curato da Enzo Pollio, con Bellavista Alma Assemblage 1, Extra Brut, servito dalla Sommelier Roberta De Simone.
Un omaggio all’operosità delle donne capresi dell’epoca, al loro ruolo traianante: una forza che si manifesta tutt’oggi in settori chiave dell’economia isolana.
Il percorso espositivo si compone di circa 40 tele di vario formato, provenienti da collezioni private, tra cui opere di Coleman, Lovatti, Leto, Corrodi, Sinding, Hunt, e proiezioni di fotografie storiche.
Una mostra documentale che testimonia il peso della donna nella crescita economica e sociale dell’Isola, all’alba di una nuova era, quella immediatamente successiva alla presa di Capri del 1808, ed alla conseguente miseria lasciata dalle battaglie tra inglesi e francesi. “Un progetto rappresentativo dell’enorme giacimento culturale costituito dal patrimonio ancora misconosciuto di opere d’arte eseguite a Capri nell’Ottocento“, ha sottolineato il co-curatore Vincenzo Sorrentino.
Emergono così ritratti e scene di vita quotidiana che restituiscono l’immagine di una Capri bucolica e operosa, dove le donne erano il motore silenzioso ma decisivo della comunità: trasportatrici, raccoglitrici di olive, lavandaie, filatrici, cuoche, domestiche, locandiere, vere antesignane del moderno spirito di ospitalità che renderà celebre l’isola nel secolo successivo. Non mancano riferimenti a figure iconiche come Rosina Ferraro, musa di John Singer Sargent e di altri grandi artisti del tempo.
“Il conclamato patriarcato caprese sembra sfumarsi, scomparire, travolto dalla forza di questo antico e solidissimo matriarcato.” Scrive Renato Esposito nella prefazione del catalogo, edito da La Conchiglia, che accompagna la mostra.
Donne che non erano “mai solo donne“: una complessità che appare chiara dalla varietà dei dipinti selezionati.
Il fascino delle donne isolane di quegli anni, descritto da opere come ” Un’estate e un inverno nelle due Sicilie” di Julia Kavanagh, e da autori come Ferdinand Gregorovius , è legato al forte legame con la grecità, esaltata in tutte le sue caratteristiche più mediterranee e al portamento regale, frutto proprio dei celebri trasporti in capo di diversi materiali.
Il tema delle grandi protagoniste femminili della storia e dell’immaginario isolano è stato trattato inoltre sabato 6 ottobre , sempre presso la sede della Fondazione, in occasione della presentazione del libro di Marcella Leone De Andreis, “Capri, un’altra storia“. Ne hanno dialogato con l’autrice Luisa Federico e Vittoria Fiorelli riflettendo su come le donne abbiano trasformato Capri in una comunità viva, lasciando tracce che continuano a nutrirne la memoria.
L‘isola è Donna, promossa dalla Fondazione SMZ, patrocinata dai due comuni dell‘Isola di Capri e dalla Regione Campania, resterà visitabile fino al 5 ottobre.


















