Fonte: Metropolis
di Marco Milano
SORRENTO/CAPRI – Da Sorrento e Capri si invoca un cambio di marcia sui recovery fund per il turismo e maggiore attenzione per penisola, isole del golfo e costiera amalfitana. Le associazioni Atex, turismo extralberghiero della penisola sorrentina e dell’isola azzurra, infatti, in una lettera appello alle istituzioni locali chiedono un vero e proprio Piano Marshall sottolineando che “non ci siamo” in quello contemplato allo stato attuale. “Anche il Pnrr (Recovery Fund) del Governo Draghi – dicono Sergio Fedele presidente Atex Campania, Graziano D’Esposito Atex isola di Capri, Pietro Cannavacciuolo Atex Meta – penalizza fortemente il turismo. Sei miliardi di euro per turismo e cultura sono assolutamente insufficienti e non è chiara la ripartizione tra turismo e cultura. È vero che il turismo potrà essere coinvolto indirettamente anche nei capitoli generali della digitalizzazione, inclusione e coesione, rivoluzione verde, formazione – continuano i tre rappresentanti del turismo extralberghiero – ma è facilmente immaginabile la bagarre che si scatenerà tra i vari comparti produttivi e sociali per la ripartizione di queste risorse. Ancora più preoccupante è poi che solo il trenta per cento delle risorse destinate a turismo e cultura siano a disposizione per il Sud. Il Governo vuole puntare soprattutto sulle città d’arte e sui borghi ‘interni’, dunque per le Zone a Turismo Prevalente della nostra regione (penisola sorrentina, Capri, Ischia, costiera amalfitana) rimarrebbero le briciole. Sarebbe un errore gravissimo non considerare che invece la priorità va data proprio alla ripartenza delle Zone a Turismo Prevalente che hanno sempre avuto un effetto trainante per l’immagine dell’intero paese a livello mondiale. È fondamentale che senza indugi le voci istituzionali e associative del nostro territorio – aggiungono i presidenti Atex – si facciano sentire affinché il turismo al Sud possa avere maggiore spazio quantitativo e qualitativo nel Pnrr. Occorre che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’assessore regionale al turismo Felice Casucci, i sindaci delle Zone a Turismo Prevalente campane, la Camera di Commercio di Napoli ed i presidenti delle associazioni della filiera turistica facciano sentire la loro voce. Prima che sia troppo tardi”.