Fonte: Comunicato Stampa
GLI ALBERI DELLA VITA
olivi, volti e storie dal paesaggio anacaprese
video installazione di Luciano Romano
consulenza antropologica di Helga Sanità
Villa Rosa – Anacapri
5 luglio – 26 ottobre 2025
inaugurazione 5 luglio ore 18:30

La video installazione Gli alberi della vita di Luciano Romano, realizzata da un’idea di Gianfranco D’Amato, con la consulenza antropologica di Helga Sanità, è il frutto di un’etnografia di lunga durata condotta ad Anacapri per raccogliere le testimonianze dei protagonisti di questa avventura favolosa che intreccia ricordi del passato e prospettive future.
Funge anche da archivio multimediale e ha lo scopo di preservare la memoria della comunità rendendola accessibile e consultabile nel tempo.
Il primo allestimento museale del progetto sarà presso Villa Rosa ad Anacapri dal 5 luglio al 26 ottobre 2025.
L’installazione prevede l’integrazione tra l’immagine video e l’ambiente, con l’intento di rendere centrale lo spettatore e i percorsi percettivi nei quali è coinvolto.
Il nucleo si compone di sei monitor verticali da 48″ disposti in una stanza in modo apparentemente casuale; una garza semitrasparente tesa dietro ogni monitor raffigura un albero di ulivo e lega simbolicamente i singoli ritratti a grandezza naturale con il tema portante della mostra; i protagonisti ritratti nei monitor in proporzioni naturali, appaiono come persone che incontri casualmente in una piazza, con le quali inizi una conversazione ricca di preziose testimonianze antropologiche, aneddoti e storie del passato, ma anche di progetti futuri legati alla coltivazione dell’ulivo ad Anacapri.
Sullo sfondo, un monitor più grande da 85″ presenta il film completo, della durata di circa un’ora, dove gli stessi personaggi incontrati uno per uno incrociano in modo corale le loro testimonianze, intervallate con ritmo serrato e musicale da ampie vedute del paesaggio anacaprese e degli uliveti che sorgono a ridosso del mare, una coinvolgente immersione nell’unicità del paesaggio rurale dell’isola. Gli interventi brevi e coinvolgenti, e la continua alternanza dei personaggi, consentono di avere un’idea precisa del lavoro anche nel caso non fosse possibile assistere al completo svolgimento del docufilm.
L’Associazione L’Oro di Capri
Nata nel 2014 l’Associazione L’Oro di Capri porta avanti un progetto di recupero del paesaggio e valorizzazione della biodiversità della macchia mediterranea grazie al quale sono stati piantati 500 nuovi olivi, ripristinati 50 ettari di terreni abbandonati con i caratteristici muretti a secco digradanti verso il mare, e scoperti olivi millenari geneticamente affini a esemplari coltivati in Grecia, nel cuore della civiltà mediterranea.
Con il sostegno di agronomi esperti e di un mecenate visionario, 60 agricoltori associati hanno cominciato a condividere memorie familiari su usi rituali, tecniche e pratiche tradizionali, e sono riusciti a produrre un olio extravergine eccellente, oggi riconosciuto e premiato in ambito nazionale e internazionale.
Unendosi in difesa della natura, gli associati hanno ritrovato una socialità perduta e hanno capito di avere fra le mani un’eredità culturale preziosa da lasciare alle nuove generazioni.
Così il progetto, nato per recuperare il paesaggio naturalistico dell’isola, ha cominciato a trasformare positivamente anche il contesto antropologico, facendo affiorare un patrimonio di memorie finora inesplorate.
Oggi gli olivi di Anacapri “sono monumenti viventi che raccontano la storia e l’identità della comunità, sono come alberi genealogici dalle radici d’oro” (H.S.).
Villa Rosa: sede espositiva
Villa Rosa è situata lungo il percorso che porta alla più nota Villa San Michele, la casa-museo, edificata tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento dal medico svedese Axel Munthe.
Il nucleo originario del complesso architettonico fu acquistato dal medico inglese Henry Thompson Green che lo ampliò per abitarvi con la famiglia. Nel tempo ha subito numerose trasformazioni, fu acquistata dallo stesso Munthe, divenne prima albergo e poi istituto scolastico professionale, fino alla recente riqualificazione e riapertura, nel luglio 2024, come spazio espositivo e hub culturale, ad opera del Comune di Anacapri.