Fonte: La Provincia di Lecco
Nel gran finale della due giorni di convegno dei Giovani industriali a Capri, la presidente, l’imprenditrice lecchese Maria Anghileri, ha voluto che Emanuele Orsini, presidente di Confindustria nazionale, restasse al suo fianco. «Il primo grazie, da parte di tutto il gruppo giovani, è per te – ha detto – perché nel tuo programma c’erano dialogo, unità, identità. E quell’abbraccio di ieri tra Luigi Abete e Antonio D’Amato penso sia anche frutto di questo». Un gesto che ha colpito la platea, simbolo di continuità e di appartenenza: entrambi, Abete e D’Amato, furono presidenti dei Giovani imprenditori prima di guidare Confindustria nazionale, il primo dal 1992 al 1996, il secondo dal 2000 al 2004.
«Siete stati virali – ha aggiunto Anghileri – non solo per quell’abbraccio, ma anche per la vostra performance musicale che ci ha accompagnati ieri sera. Ci avete ricordato il valore della memoria, che è fondamentale». E contro l’idea di una generazione chiusa nell’individualismo, ha rivendicato con forza un’eredità di coesione e responsabilità: «Da quarant’anni dimostriamo il senso di comunità che abbiamo come giovani imprenditori e come sistema Confindustria».
Chiamando sul palco i vicepresidenti e i componenti della squadra nazionale dei Giovani, Anghileri ha voluto riconoscere l’impegno corale che ha dato ritmo e sostanza al convegno.
«Siamo tanti, uno squadrone – ha detto – e ognuno di voi ha portato un pezzo importante di questa energia». Un ringraziamento è andato anche ai vicepresidenti di Confindustria e ai grandi nomi dell’imprenditoria italiana presenti: «Un grazie di cuore anche a Diego Della Valle, che oggi ha voluto esserci, dimostrando grande serietà».
Anghileri ha citato poi Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim e membro della squadra confindustriale, per aver «raccontato con estrema precisione che per avere ritmo nei prossimi anni sarà fondamentale concentrarsi sul tema dell’energia». Un passaggio chiave, ripreso anche da Orsini nel suo intervento conclusivo.
«Se continueremo a tenere questo equilibrio tra progresso e umanità – ha concluso la presidente dei Giovani – potremo dare senso al nostro ruolo come Italia e come Europa. Ma soprattutto, se resteremo uniti, con questo stesso movimento, per i prossimi quarant’anni il futuro potrà avere ritmo».
Infine, il ringraziamento alla segreteria nazionale: «Dietro questi due giorni c’è un lavoro enorme – ha detto chiamando sul palco tutta la squadra – Alessia Passacantilli, Federico Tiano, Barbara Ruggeri, Valentina Piacentini, Chiara Centamori, Roberta Maldacea, con il direttore Maurizio Tarquini e Livio Vanghetti. A tutti loro, e ai nostri partner che ci permettono di essere sostenibili, va il mio grazie più sincero».
Un applauso lungo e corale ha chiuso l’edizione 2025 del convegno di Capri, in un clima di entusiasmo e identità condivisa: quarant’anni di storia dei Giovani imprenditori che, nelle parole di Maria Anghileri, guardano avanti «con ritmo, uniti e consapevoli del proprio valore».