
Anna Maria Boniello Capri. Nel day after dell’incendio alla centrale elettrica di Capri, di proprietà della Sippic, azienda in amministrazione controllata, che ha lasciato al buio per circa quattro ore l’intera isola azzurra, è intervenuto con dichiarazioni molto forti l’ex sindaco di Capri Ciro Lembo, presidente dell’associazione ambientalista Chi Ama Capri. «Fate presto!»: è questo l’appello che lancia Lembo mutuando dal «Mattino» questo emblematico titolo, scelto dopo il terremoto in Irpinia dall’indimenticabile direttore dell’epoca Roberto Ciuni. «La gravità della situazione della centrale termoelettrica è ormai nota a tutti e quindi urge un intervento delle amministrazioni comunali – spiega l’ex sindaco di Capri – volto ad ottenere un incontro presso gli organi competenti a Roma; in questo incontro ormai non più procrastinabile è necessario definire le ultime fasi del collegamento dell’isola di Capri alla rete di trasmissione nazionale, delineando altresì competenze, tempi di completamento e le sanzioni per eventuali ritardi ed ostruzionismi, nonché la tanto sospirata data dell’interruzione dell’attività della centrale». Lembo quindi continua soffermandosi sul futuro della centrale di Marina Grande. «Ribadiamo, qualora ce ne fosse ancora bisogno – dichiara l’ex sindaco – che al completamento dell’allaccio del primo cavo, già posato proveniente da Torre Annunziata alla centrale elettrica, nonché al termine di tutti gli altri lavori necessari già predisposti dalla società Terna, la stessa centrale dovrà rimanere spenta e di riserva a freddo, fino alla definitiva dismissione, che dovrà avvenire quando si completerà l’allaccio del secondo cavo previsto proveniente da Sorrento». Ciro Lembo annuncia che «qualora non ci fossero risposte certe e sollecite», verrà organizzata una manifestazione di protesta pacifica ed autorizzata in occasione del prossimo convegno dei giovani di Confindustria in programma a Capri a fine ottobre. Intanto, il sindaco di Capri Gianni De Martino ha firmato ieri un’ordinanza con la quale impone alla Sippic di provvedere alla messa in sicurezza e all’attivazione dei procedimenti di prevenzione incendi relativi al gruppo elettrogeno nella centrale elettrica. L’ordinanza si è resa necessaria dopo il fonogramma dei vigili del fuoco conseguenziale alle operazioni di spegnimento dell’incendio al motore scoppiato due notti fa.