Fonte: ilmattino.it
«Capri ha vinto la sua sfida. Certo qualche disagio c’è stato, abbiamo dovuto spostare i pullman dalla piazzetta, si è bloccato dieci minuti il traffico all’arrivo delle delegazioni, ma poca roba, a dimostrazione che quest’isola riesce a sostenere grandi eventi con la massima tranquillità».
Il sindaco di Capri, Marino Lembo, vede positivo, e stila un primo bilancio della tre giorni del G7 sull’isola. «C’era qualcuno – spiega Lembo – che riteneva che questo tipo di eventi a Capri non si potessero tenere, ma non condivido, anzi noi dobbiamo andare oltre il turismo, e dimostrare che possiamo ospitare eventi mondiali. Le presenze sono state discrete – osserva – non ho visto atteggiamenti fuori luogo. Di questo siamo grati al governo e in particolare al ministro Tajani che hanno scelto Capri come luogo del G7 permettendoci di rappresentare la nostra storia, i nostri luoghi meravigliosi, e di offrirci non solo come un simbolo di pace e rifugio per i viaggiatori ma anche come un luogo efficiente. Speriamo in questo senso di aver dato il nostro contributo per un messaggio di pace. Uno dei messaggi è che tutte le delegazioni lasciano l’auto e raggiungono a piedi il Quisisana, immergendosi nella gente ed è un messaggio importante perché dimostra che non sono i sentimenti delle persone a fare la differenza ma la politica. Il messaggio – conclude il primo cittadino caprese – deve essere che devono prevalere non gli interessi dei singoli Stati ma i problemi della gente reale che sono gli stessi in tutto il mondo».