Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Soluzioni per il problema dei collegamenti alternativi tra Capri e Anacapri. Il comune di Capri incontra le associazioni per mettere sul tavolo studi ed approfondimenti sul tema della funicolare che nei giorni scorsi è balzato agli onori delle cronache per la rottura dei rapporti istituzionali sottoscritta dal comune di Anacapri dopo la delibera di consiglio comunale che nell’approvare il progetto di riqualificazione di piazzale Europa revocava di conseguenza un provvedimento che di fatto autorizzava in quella stessa area la stazione intermedia del nuovo mezzo di trasporto su ferro. La frizione tra i due comuni isolani è stata dettata sia dalla posizione sulla funicolare ma anche da una recente modifica al regolamento sul contributo di sbarco. «Nessuno ha dichiarato magicamente risolto il problema dei collegamenti alternativi tra Capri e Anacapri – hanno spiegato dal gruppo Capresi Uniti che sostiene l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Marino Lembo – è più che mai compito della politica, supportata da tecnici seri ed indipendenti, studiare una soluzione». Dibattito ancora aperto, dunque, su nuovi ed alternativi mezzi di trasporto che possano collegare in futuro i due comuni isolani oltre alle tradizionali strade carrozzabili che attraverso un itinerario piuttosto stretto, e con una serie di tornanti altrettanto ridotti, garantisce la viabilità interna che diviene sempre più problematica nei mesi estivi quando la popolazione che si muove tocca cifre record che di anno in anno, statistiche alla mano, continuano ad aumentare portando il sistema trasporti a collassare in vari momenti della giornata, in particolare in contemporanea con sbarchi e imbarchi di traghetti e fasce orarie durante la quali si intensifica il trasporto turisti e quello delle derrate alimentari. La necessità di nuovi e diversi mezzi di trasporto interni, dunque, rimane viva più che mai all’ombra dei Faraglioni. Sulla modifica al regolamento per il contributo di sbarco, l’ex imposta che grava su tutti i turisti, vacanzieri e i non residenti che mettono piede sull’isola, dai Capresi Uniti hanno sottolineato che si tratta «per il solo 2020 di un incremento di dieci centesimi, diviso al cinquanta per cento tra i due comuni e finalizzato a contribuire all’istituzione dell’area marina protetta»