Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Nessuna reazione di guerra dal fronte isolano dopo la querelle Capri-Anacapri e la rottura dei rapporti istituzionali tra i due comuni isolani. La frizione nata all’indomani del voto in consiglio comunale nel palazzo municipale in piazzetta che approvando un progetto di pedonalizzazione e riqualificazione tra via Roma e piazzale Europa revocava una precedente delibera che di fatto dava il via libera in quella stessa area alla stazione intermedia della nuova funicolare Marina Grande-Anacapri non ha vissuto ieri ulteriori “peggioramenti”. Dagli ambienti comunali capresi sembra trasparire un’aria di distensione e di tentativo di arrivare ad un chiarimento con i “cugini” del comune alto dell’isola azzurra, dal quale era partita la missiva che annunciava la rottura ufficiale dei rapporti istituzionali con tanto di lettera finita sulla scrivania del Prefetto di Napoli. Una notizia che faceva immediatamente il giro del mondo con le telecamere Rai pronte a piombare sull’isola azzurra alla ricerca di motivi ed approfondimenti che hanno portato ad una rottura che sembrava finita negli annali di storie e leggende di secoli addietro quando capresi ed anacapresi si facevano letteralmente la guerra addirittura dando luogo ad una “pietrata” che vedeva contrapposti i primi ai secondi. La nuova funicolare che dovrebbe unire i due comuni isolani, dunque, diventa invece motivo di divisione tra Capri ed Anacapri. “Senza voler entrare nel merito della questione specifica – ha commentato Teodorico Boniello delegato dell’Unione Nazionale Consumatori dopo aver ricevuto la missiva dal comune di Anacapri – e del progetto annullato che merita approfondimenti di natura tecnica, riteniamo e ribadiamo che la tematica in oggetto va affrontata e pure con una certa urgenza in considerazione che attualmente in particolare nel periodo estivo la situazione è diventata insostenibile. Ci troviamo in un momento storico – si legge nella nota – in cui le forze presenti sull’isola sia politiche che imprenditoriali e civiche debbono restare compatte, senza divisioni soprattutto nell’ottica di poter affrontare insieme determinati problemi che provengono dall’esterno all’isola in particolare su tematiche vitali per noi isolani come trasporti e sanità”.