AMB – Friedrich Alfred Krupp, in famiglia chiamato Fritz, è stato tra i più grandi mecenati dell’ isola, che lo aveva ammaliato e dove passava lunghi mesi in una suite dell’ Hotel Quisisana. Lui, il «re dei cannoni», considerato uno degli uomini più ricchi al mondo, a Capri non si è mai costruito una casa; ma quando acquistò quell’ immenso fondo e il costone di roccia sopra il Castiglione si fece costruire, lungo la strada che oggi porta il suo nome, una torretta dove trascorreva lunghe ore insieme a Giorgio ed Edwin Cerio e al medico scienziato Vincenzo Cuomo. La sua generosità lo portava a regalare ingenti somme a capresi semplici, operai e pescatori che lo intrattenevano in una chiacchierata. La strada gli serviva per raggiungere Marina Piccola dove teneva ancorato il suo panfilo Puritan con il quale si dedicava alle ricerche sul plancton con Anton Dorhn, lo scienziato a cui è dedicata la stazione zoologoca napoletana. L’ opera, completata in poco meno di due anni, venne aperta nel gennaio del 1902 ma Krupp non era presente, era morto in Germania. Ufficialmente per colpo apoplettico. Ma si sospettò un suicidio, poiché nel suo ultimo soggiorno a Capri era stato vittima di una campagna stampa denigratoria in cui veniva accusato di pedofilia e di vita orgiastica: tanto che il Comune gli aveva tolto la cittadinanza onoraria di cui lo aveva insignito. Dopo la sua scomparsa la figlia Berta tornò a Capri per rivendicare alcune somme che il padre aveva donato a illustri capresi ma tornò a mani vuote. I Krupp, comunque, hanno sempre amato Capri e sono sempre stati tra gli ospiti illustri. L’ ultimo erede, Arndt, morto nel 1986, è stato tra i protagonisti della Dolce Vita caprese.