Di AnnaChiara Della Corte
Femina- Mare Nostrum, la mostra che omaggia il legame tra la donna e il mare
In occasione dei 2500 anni dalla fondazione di Napoli, ieri l’opening da Laluda Art Gallery in Piazza dei Martiri 24 ( ex sede Bowinkel) “Femina – Mare Nostrum” , una collettiva per celebrare il legame indissolubile tra la storia della città ed il mare.
In esposizione installazioni, sculture, opere su tela e narrazioni multimediali di Nicolas Lavarenne, Christ Patrick, Dominica Leccia, che saranno presenti all’opening il primo aprile: un percorso che pone l’accento sul tema dell’acqua come fonte di vita, memoria e futuro.
La mostra, coordinata da Claudine Funcken , è promossa da Nabis Capri con la direzione artistica di Angela Maffia, da sempre impegnata in progetti sinergici che uniscono il genius loci degli spazi espositivi a grandi tematiche globali, che sottolinea: ” Tengo particolarmente a questa commistione tra l’arte, la storia ed i popoli del mare, e sono particolarmente orgogliosa di portare in mostra autori così noti in Costa Azzurra, e tanto affini al nostro sentire.”
“Femina – Mare Nostrum” , che trae ispirazione nella leggenda della fata-sirena Melusina, è stata già esposta a Palazzo Moro durante l’ultima Biennale di Venezia, ed è gemellata con la Costa Azzurra, terra natia degli autori coinvolti.
In questo dialogo, la figura della donna, la “Femina”, assume un ruolo centrale: rappresentando la forza sensibile e sensuale che guida la rinascita e la continuità di entrambe le realtà marinare. Due città iconiche, Venezia e Napoli, con la sua Parthenope, legate da un racconto comune: quello di un mare che unisce terre e culture, un patrimonio da custodire e valorizzare.
“Gli artisti hanno pensato e lavorato intorno al tema del destino di questa fonte di vita e di viaggio: il mare, eterno e minacciato allo stesso tempo. La donna diventa qui simbolo di ogni futuro.” Commenta la coordinatrice Funcken.
Questo messaggio trova eco a Napoli, città di mare che, come Venezia, ha forgiato la propria identità in simbiosi con l’acqua. In entrambe le realtà, il mare diventa un ponte tra mito e realtà, tra passato e presente, simbolo di rinascita, apertura e accoglienza.”
La mostra , visitabile fino al 15 aprile, invita il visitatore a intraprendere un percorso emozionante che parte dalle acque veneziane e si inoltra nel cuore di Napoli, svelando l’anima di una città che da millenni abbraccia il mare come fonte d’ispirazione e speranza.