Fonte: Roma
Il Presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo, interviene sulla retromarcia del Governo che, come ha denunciato l’ assessore della Città di Capri all’ Istituenda Area Marina Protetta di Capri, Paola Mazzina, ha eliminato dalla nuova Legge di Stabilità le norme che ne prevedevano l’ istituzione.
LA REAZIONE «La cancellazione dell’ istituzione dell’ Area Marina Protetta di Capri dalla Legge di Stabilità 8 l’ ennesimo segno di disinteresse dei Governi nazionali alle particolari necessità della nostra isola» ha affermato il presidente dei Federalbergh, Sergio Gargiulo.
«Bene fa l’ assessore delegato, Paola Mazzina – aggiunge Gargiulo – a sottolineare la gravità della situazione, soprattutto se legata ai grandi interessi che lei stessa ha denunciato nella sua lettera al Ministro dell’ Ambiente Sergio Costa».
PERCHÉ L’ AREA MARINA PROTETTA È IMPORTANTE PER CAPRI «L’ Area Marina Protetta 8 una necessità per la salvaguardia di Capri e per il benessere e la sicurezza di abitanti e turisti spiega Gargiulo – Abbiamo più volte denunciato l’ insostenibilità della situazione e del degrado progressivo che comporta per il nostro patrimonio naturale tanto da arrivare a chiedere l’ inserimento dei Faraglioni di Capri negli elenchi dei beni che fanno parte del patrimonio salvaguardato dall’ Unesco».
«Non ultimo – prosegue – ieri abbiamo chiesto, insieme alle altre categorie imprenditoriali l’ istituzione di un telelaser marino per impedire le scorribande dei mezzi di navigazione privati durante l’ estate».
L’ INTERVENTO FORTE «Siamo costernati per questo improvviso passo indietro del Governo, un atteggiamento che contrasta con quanto promesso dallo stesso ministro Costa nell’ incontro avvenuto alla Certosa San Giacomo – afferma il presidente di Federalberghi di Capri – La nostra rivendicazione non ha niente di politico ma 8 mossa solo dal buon senso, ha lo scopo esclusivo di proteggere l’ isola di Capri dalle scorrerie e dall’ arroganza di pirati del mare che scorrazzano nei pressi delle nostre coste in barba alle più elementari norme di civiltà e di sicurezza».