Fonte: Il Mattino – 20 maggio 2025
di Antonino Pane
`Falco e Cerrotta convocati a Roma per la definizione del parco marino `Svolta dopo l’ultimo oltraggio alla costa «Legare economia e tutela della natura»
IL PIANO
I no netti sono finiti, ora si tratta di trovare il giusto equilibrio tra salvaguardia e godimento. Su questo compromesso si può dire che l’Area Marina Protetta Isola di Capri è più vicina. Entro poche settimane, infatti, informa un comunicato di Federalberghi Capri, le amministrazioni locali, e cioè i due comuni di Capri e Anacapri, saranno convocate a Roma presso il ministero per l’Ambiente per definire ufficialmente la zonizzazione dell’Area Marina Protetta. Un bel passo in avanti fatto al Tavolo del Mare riunito ad Anacapri che ha visto la partecipazione del capo della segreteria del sottosegretario del ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico con delega alle Aree Protette, Ettore de Conciliis, del direttore generale del Mase, l’ammiraglio Francesco Tomas, del professor Gianni Russo, ordinario di Ecologia presso l’università Parthenope e autore di studi sui fondali marini, e di Antonino Miccio, presidente del coordinamento nazionale dei direttori delle aree protette Federparchi.
LE POSIZIONI
Una svolta arrivata pochi giorni dopo l’ultimo oltraggio, l’inchino ai Faraglioni della nave da crociera Silver Ray, poi sanzionata dalla Capitaneria di Porto. «Bisogna lavorare ancora molto – ha spiegato il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta – perché dobbiamo far collimare interessi diversi. Una cosa è certa, Anacapri è pronta a difendere la sua costa perché ci siamo resi conto che l’ambiente è sempre di più parte integrante della domanda turistica. Se continuiamo a distruggere, a violare, senza nessun limite, anche il secolare mito di questa isola sarà irrimediabilmente compromesso. Abbiamo il dovere di pensare ai giovani e alle future generazioni: l’isola di domani deve essere più simile a quella di ieri e non a quella di oggi». Il sindaco di Capri, Paolo Falco ha invece sottolineato che, come primo passo fondamentale, c’è l’approvazione di un emendamento che riconosca piena autonomia alla Zona Speciale di Conservazione (ZSC) isola di Capri, oggi ancora accorpata all’area di Punta Campanella. «È inoltre indispensabile – ha detto – coniugare le irrinunciabili esigenze di tutela e salvaguardia del nostro mare con la forte vocazione turistica della nostra isola». Il consigliere delegato al mare, Vanessa Ruocco, ha sottolineato «che è stato avviato un dialogo costante con l’Ispra, e con le associazioni ambientaliste e le realtà locali di categoria, al fine di costruire un percorso condiviso, equilibrato e sostenibile».
IL CONFRONTO
Nel corso del confronto con le associazioni di categoria, si è discusso dei criteri da seguire nell’istituzione della zona protetta nell’area dei Faraglioni con la previsione di un’attenuazione dei divieti proposti a ottobre del 2023, nell’ottica di preservarne la fruibilità turistica senza però venire meno ai necessari criteri di tutela ambientale di un habitat unico al mondo. Antonino Miccio, coordinatore della Aree Marine Protette è fiducioso anche se, ammette, «restano da smussare molti angoli». «L’incontro – ha sottolineato – al di là di chiarire ruolo e competenze delle Amp, ha evidenziato la disponibilità del ministero a concertare con le amministrazioni locali eventuali aggiustamenti che servano a far combaciare le esigenze dell’ambiente con quelle dell’economia locale. Lo scopo è quello di vedere nascere una Amp che possa essere rappresentativa dello sviluppo in un ambiente protetto e di altissima qualità. Ma l’obiettivo è importantissimo: con l’istituzione dell’area protetta di Capri, il Golfo di Napoli sarà il primo a vantare l’intera superficie coperta da parchi marini».
GLI IMPRENDITORI
Ad Anacapri sono state quindi poste quindi nuove condizioni che consentiranno di riscrivere il regolamento e compiere insieme gli ultimi passi verso l’istituzione dell’area marina protetta. In particolare, si è discusso dello scorporo dell’area protetta di Punta Campanella. «Siamo fiduciosi di aver trovato la quadra rispetto alle diverse esigenze e sensibilità relative al tema – dichiara Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi Isola di Capri e fra i principali fautori dell’incontro di Anacapri – perché ci sono grandi possibilità che nel corso del prossimo incontro a Roma si possa trovare la soluzione definitiva. L’esito di questo incontro – conclude Coppola – è la conferma che, quando il sistema associativo di Capri lavora insieme si riescono a raggiungere risultati importanti. La sfida ardua nel costruire il parco marino protetto isola di Capri è quella di creare un giusto equilibrio fra la tutela ambientale e una importante imprenditoria».