fonte: Il Mattino
di Paola de Ciuceis
Per i più è luogo glamour dove fare passarella tra Piazzetta e dintorni ma invece Capri è anche luogo d’ arte. Se ne trova dappertutto con «Unchained», la mostra diffusa sull’ isola che, da un’ idea di Franco Senesi per Liquid Art System, porta gli artisti fuori dai tradizionali spazi espositivi. È così che con sorpresa e apprezzamento da parte del pubblico, il sudcoreano Seo Young Deok accoglie i passanti con «Meditation 1039», imponente scultura in catene d’ acciaio inossidabile ricavate da macchinari industriali e biciclette: una figura umana a mezzobusto che, in posizione ieratica, posta all’ ingresso della Piazzetta, dialoga con i passanti nell’ ottica di una riflessione sul rapporto tra gli individui e l’ ambiente che li circonda. A Marina Grande, invece, c’ è «Innamorata», la statua del tedesco Wolfgang Kossuth posta all’ ingresso del beach club Da Gemma: una sinuosa e sensuale figura femminile che si avvolge su se stessa in un equilibrio estremo come metafora dell’ intensità dell’ amore che soffoca e protegge allo stesso tempo. Tra via Camerelle e piazzetta Cerio, invece, si incontrano i lavori del toscano Paolo Staccioli che non smette di sorprendere con lesue silhouette senza tempo di guerrieri, cavalli, viaggiatori e cardinali.