di Massimo Cerrotta
Carmelo Bene definiva l’eros come “un’eccedenza, un dar di fuori, un dimenarsi, romantico o meno che sia”, tra un soggetto e un oggetto che si contemplano e desiderano a vicenda, scambiandosi continuamente di ruolo.
Nella sua raccolta di poesie, “Eros sogna l’amore”, Davide Buonocore tenta di fotografare queste sensazioni “straripanti”, ben consapevole che l’immagine catturata non potrà che risultare turbinante e sfaccettata, a tratti bella e a tratti ostile, proprio perchè strettamente connessa con il sogno e l’amore, ma anche con il dolore.
Giovane creativo caprese, visceralmente legato alla sua isola e alle sue storie, Davide definisce la sua raccolta come “un viaggio onirico nei paradossi dei propri sentimenti, un percorso emotivo e personale in cui ogni episodio descritto rappresenta una sublimazione delle tematiche dell’amore e dell’eros”. Ed è proprio dal paradosso di contenere in forma scritta qualcosa che è prima delle parole e anche dopo di esse, che scaturisce la carica di queste poesie, libere, in rima e brevi, le quali danno sfogo ad una irrequietezza intensa ed eppure metodicamente calibrata nel ritmo e nella musicalità. E così, di componimento in componimento, l’amore e l’eros e il sogno si mischiano, si contorcono, si sfumano l’uno nell’altro, si cambiano pelle e mutano la propria consistenza: ora ci sono l’abbandono e il sollievo, ora il turbamento e il terrore, ora l’impeto implacabile e il delirio, ora la speranza e la dolcezza. E poi, naturalmente, c’è anche Capri, musa nascosta tra le parole, “sorretta e protetta dal padre profondo, vegliata e coperta dalla madre lucente”, rispettivamente il Mare e l’Aurora: ancora una volta, come è stato migliaia di volte e come migliaia di volte sarà in futuro, l’isola di Capri ispira un animo creativo con il proprio magnetismo vivo e con i suoi “feromoni eccitanti dal profumo di agrumi e di polline”. Altre ispirazioni provengono chiaramente da Neruda, Ada Negri e Alma Siracusa Vuotto, per dei versi che riescono, sopra ogni cosa, a far trasparire la verità di chi li ha scritti, creando un immediato rapporto empatico col lettore. E sull’atto di esprimersi e di credere nella propria creatività, coltivandola e affinandola consapevolmente, senza mai mortificarla, l’autore afferma: “Scriviamo libri ogni giorno semplicemente raccontandoci, senza riempire alcuna pagina di inchiostro. C’è sempre qualcuno disposto ad accompagnarci nelle nostre storie, se permettiamo a noi stessi di liberarci da quella dimensione egocentrica in cui ci nascondiamo. Ho scoperto il valore di assecondare le proprie inclinazioni e passioni accettandone tutti i rischi. Fare pace con se stessi è sempre un atto di volontà e di coraggio”.
Felice nel passo e pregno di prospettive personali che si schiudono ad ogni pagina, “Eros sogna l’amore” è un libro che pulsa di emozioni schiette, ma mai sensazionalistiche. Un libro vivo e vero, quindi, da leggere e percepire facendosi attraversare dalla sua visceralità.
“Eros sogna l’amore” sarà presentato sabato 29 agosto, alle ore 18.30, presso la Sala “Luigi Pollio” in Via Sella Orta, a Capri. Oltre alla lettura di alcuni componimenti da parte dell’autore, nel corso dell’incontro interverranno anche il Prof. Renato Esposito e la Prof.ssa Selene D’Alessio, che tratteranno, rispettivamente, della poesia d’amore a Capri e del valore che l’arte poetica mantiene ai giorni nostri. L’ingresso, libero, sarà permesso a partire dalle ore 18.00 e fino ad esaurimento posti, il tutto nel rispetto dei protocolli di distanziamento anti-Covid.