Fonte: quotidianonet.com
L’indagine dell’Ance mostra che per le famiglie meno ricche il mutuo può assorbire il 60% del reddito Napoli, 15 settembre 2025 – La casa resta un sogno per le famiglie della Campania. Un’emergenza fotografata nell’ultimo rapporto dell’Ance dedicato agli scenari regionali e che è strettamente collegata alla ricerca di immobili nelle aree urbane funzionalizzate, caratterizzate dalla presenza di servizi essenziali e attività commerciali. All’emergere di questo nuovo paradigma abitativo, però non si è ancora associato un altrettanto celere cambiamento nelle condizioni reali del mercato. Quanto pesa il mutuo Se da un lato la crescente tensione abitativa nella regione ha ridotto l’offerta di immobili a prezzi accessibili , dall’altro l’eccessiva onerosità del mutuo , per le fasce di reddito più basse, ha
complicato il ricorso al mercato del credito. A conferma di ciò, l’indice di accessibilità elaborato dall’Ance per i capoluoghi della regione Campania mostra che, per le famiglie meno abbienti (con redditi inferiori a 13mila euro annui), l’acquisto della casa è economicamente insostenibile . In particolare, a Napoli e a Salerno le famiglie meno abbienti devono destinare quasi il 60% del proprio reddito al pagamento della rata del mutuo, un valore doppio rispetto alla soglia critica del 30%. Altrettanto problematica, sebbene meno grave, è la situazione a Avellino e Caserta , per le quali l’indice si attesta rispettivamente al 39,8% e al 38,8%. Benevento con un indice pari al 28,1% risulta l’unica città caratterizzata da un rapporto, seppur di poco, inferiore alla soglia di criticità del 30%. Le altre fasce di reddito Passando alle famiglie della cosiddetta fascia grigia (famiglie con un reddito compreso tra 13mila e 19mila euro), si osserva come le condizioni
migliorino solo parzialmente. Infatti, sia Napoli sia Salerno continuano a presentare un valore ampiamente superiore alla soglia di accessibilità (41,2% per Napoli e 39,7% per Salerno), mentre Avellino e Caserta, si collocano al di sotto del 30% (27,4% per la prima e 26,7% per la seconda). Discorso a parte invece per Benevento (19,3%), contraddistinta da un valore che indica una piena accessibilità. La corsa ai fitti L’elevato impegno economico necessario per l’acquisto della casa ha spinto le famiglie campane a indirizzarsi sul mercato della locazione , nonostante tale segmento non risulti esente da criticità. In tal senso, lo stesso indice di accessibilità elaborato per la locazione evidenzia che, nel caso delle famiglie meno abbienti, l’affitto per scopi residenziali è proibitivo in tutti i capoluoghi, con valori dell’indice compresi tra il 30,3% di Benevento e il 50,2% di Napoli. Analogamente a quanto emerso per l’acquisto della casa, l’analisi sulle famiglie appartenenti alla fascia grigia mostra come le difficoltà permangano sempre per Napoli (34,5%) e Salerno (31,6%), mentre per gli altri capoluoghi l’indice restituisce valori inferiori al 30%. La classifica dei Comuni Il Centro Studi Ance, nell’analizzare il disagio abitativo , un fenomeno che si riscontra maggiormente nei grandi centri urbani della penisola, ha ritenuto opportuno elaborare un indice di accessibilità alla casa anche per i comuni appartenenti alla città metropolitana, in questo caso, di Napoli . Partendo dalle famiglie meno abbienti (con reddito fino a 13mila euro), ed escludendo i comuni a forte vocazione turistica delle isole e della penisola sorrentina dove i valori immobiliari tendono ad essere piuttosto elevati, emerge come l’acquisto della casa richieda uno sforzo economico eccessivo non solo a Napoli, ma anche nelle principali città dell’hinterland dotate di collegamenti diretti con il capoluogo e in quelle situate sulla costa. In particolare, a Portici e Bacoli l’indice si colloca attorno al 57%, mentre negli altri centri urbani esso raggiunge valori prossimi o superiori al 45%. Allo stesso tempo, la situazione non mostra segni di miglioramento per le famiglie della cosiddetta fascia grigia (reddito compreso tra 13mila e 19mila euro). In tal senso, l’acquisto della casa rimane proibitivo, sebbene in misura diversa, sia nelle località turistiche, dove il rapporto rata-reddito può spingersi oltre il 100% come a Capri e Anacapri , e sia nei maggiori centri residenziali, che presentano un’incidenza compresa tra il 30% di Frattamaggiore e il 39,5% di Portici.


















