Presidente del Movimento Qualità della Vita Domenico Esposito
Riceviamo e pubblichiamo
Capri luogo d’amore e meditazione, avrà dato al G7 sicuramente buoni propositi di pace. Tuttavia siamo alla vigilia delle europee, si chiede ai candidati consapevolezza, patti chiari e trasparenza su questioni fondamentali come il conflitto Europa-Russia, che innescherà una guerra senza confini, effetti che si iniziano già a intravedere con la guerra in Medioriente.
I cittadini europei devono essere coinvolti insieme alla governance ad esprimersi sul principio di equivalenza geopolitico di reciproca influenza tra Stati o gruppi di questi, quindi se e come va applicato nei confronti della Russia e dei Paesi BRICS, per essere il fondamento del nuovo ordine mondiale cooperativo, secondo i canoni dell’ideologia della qualità della vita, o conflittuale.
Noi cittadini europei abbiamo il diritto-dovere di esprimerci con il voto rispetto a dinamiche su cui si basa la qualità della vita della società europea e mondiale di oggi e di domani, quindi ai candidati, e a Pasquale Tridico capolista del M5S nella circoscrizione Sud, si chiedono posizioni chiare, critiche o di approvazione, sull’attuale Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in scadenza nei prossimi mesi dopo le elezioni di giugno, che ha già detto di volersi proporre per un secondo mandato, la quale ha una posizione totalmente opposta a quella del leader del M5S Giuseppe Conte, contrario all’invio delle armi in Ucraina, prospettiva condivisa dall’alleanza di Sinistra Italiana ed Europa Verde, ma anche dalla lega messa nero su bianco a gennaio dal capogruppo leghista Massimiliano Romeo in parlamento.
In un sistema geopolitico, le azioni e le politiche di un attore influiscono sulle azioni e sul comportamento di altri attori. L’equivalenza geopolitica implica che le azioni di uno Stato o di un attore internazionale sono valutate in relazione alle azioni degli altri. Questo concetto è strettamente legato all’idea di interdipendenza geopolitica, secondo cui gli Stati agiscono in base ai loro interessi, ma questi interessi sono spesso intrecciati e interconnessi con quelli degli altri attori globali. Secondo il principio di equivalenza geopolitica: gli Stati Uniti d’America, con la NATO in Ucraina, provocano la Russia che risponde in malo modo con la guerra. Ormai questo è un fatto riconosciuto da tutti, lo dice anche Papa Francesco. L’Europa è nell’alleanza NATO ed è schierata con gli USA, ma mettersi contro la Russia paga un prezzo carissimo in termini di relazioni commerciali. Ma al di là del rischio economico, un conflitto prolungato contro la Russia porta l’umanità nel baratro di una guerra senza confini come ho già delineato mesi fa, previsione che si sta già avverando.
Pertanto, alle prossime elezioni del 6-9 giugno, siamo tutti chiamati al voto, nella scelta di candidati onesti e consapevoli, contro il rischio di condanna a guerra permanente, senza confini, per l’umanità.