Fonte: Metropolis
di Marco Milano
«Un bar entrato nella storia di Capri». Riapre dopo 13 anni il Bar Scialapopolo, il piccolo grande chiosco ritrovo di vip e vacanzieri anche se cambiando location e trasferendosi da via Vittorio Emanuele a via Roma. Il nuovo Bar Scialapopolo è uno spin-off di Al Caprì, il raffinato ristorante-pizzeria di Enzo Iuele e Massimo Verde a pochi passi dalla piazzetta. Nuova vita ma antica tradizione per quell’angolo di storia e di vita tipica caprese dove la compianta Donna Vittoria Spataro con il marito Franco e i figli Mauro e Costanzo accoglieva tutti, isolani, vip, vacanzieri, habitué con quella spontaneità e quello spirito familiare che contraddistingueva un nome, Scialapopolo. Una filosofia di vita portata avanti giorno dopo giorno dal 1952 in via Vittorio Emanuele, quando Costanzo Spataro detto, appunto, Scialapopolo si inventò in un bar di nemmeno due metri il crocevia del mondo intero che passava a Capri. Una tappa obbligata per chi voleva calde pannocchie, cocco fresco ma soprattutto i panini guarniti con la salsetta Capri. Una salsetta verde dal sapore unico e dalla ricetta segreta gelosamente custodita da Donna Vittoria, la figlia di Costanzo Spataro che insieme a Mamma Carmelina, e a Tonino e Anna, i suoi fratelli, dava una mano al banco, e oggi tramandata al figlio di Donna Vittoria, Mauro che nel Bar Scialapopolo di via Vittorio Emanuele come nel nuovo in via Roma porta avanti la tradizione di famiglia. E così dopo la chiusura per fine locazione in via Vittorio Emanuele nel 2008 per la quale si mossero isolani e vacanzieri, con una petizione recanti firme illustri da Giorgio Napolitano a Bruno Vespa, con iniziative finalizzate a tenere in vita quel monumento di vita caprese, cercando di vincolare il Bar Scialapopolo come patrimonio storico pur di non perderlo, oggi quell’insegna Bar Scialapopolo e quella preziosa immagine del secolo scorso Gelati da passeggio sono tornate a vivere Al Caprì nella loro nuova casa.