Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Diego Armando Maradona e Capri è stato un legame a doppio filo che proprio poche settimane fa è stato rievocato da Paolo Sorrentino. Il regista napoletano, infatti con la sua troupe era sbarcato sull’isola per girare in piazzetta alcune scene del film E’ stata la mano di Dio. Ob ie t t ivo p rop r io quello di riprodurre il salotto del mondo ma anche gli scorci e le strade dell’isola azzurra quando il più grande calciatore di tutti i tempi sbarcò per festeggiare i giorni felici delle vittorie con il Napoli. A contribuire alla conoscenza tra Capri e Diego Armando Maradona è stato il presidente di allora, Corrado Ferlaino, caprese d’adozione con villa che sovrastava la piazzetta. I tifosi della squadra partenopea, i malati di Maradona ma anche i semplici appassionati di calcio all’ombra dei Faraglioni, infatti, hanno tutti ben stampato nella memoria, l’arrivo del campione argentino, quando fresco del suo esordio in Italia, sbarcò a Capri con il patron Ferlaino. El Pibe, fu letteralmente inseguito da centinaia di tifosi capresi dal belvedere di Tragara fino a Palazzo Cerio, a pochi passi dal salotto del mondo, dove affacciavano le finestre di casa Ferlaino. In tanti ricordano come fosse ieri, poi, la venuta di Dieguito datata 1989, quando d i r itorno dalla vittoria della Coppa Uefa, il capitano del Napoli sbarcò alla Grotta Azzurra a bordo un motoscafo con in mano l’ambito trofeo. E poi l’amicizia con il compagno di squadra Costanzo Celestini, il più grande calciatore caprese della storia isolana che ha vestito a lungo la casacca azzurra negli anni del Pibe de Oro. Ma anche i suoi rapporti privilegiati con gli isolani, i tanti capresi con i quali si dava del tu, sono numerosi gli aneddoti che uniscono l’isola azzurra con il 10 più forte di sempre. A lungo, quasi come fosse una reliquia da non profanare, in via Li Curti, uno strettissimo vicolo vicino la piazzetta di Capri, un enorme murales dedicato a Diego Armando Maradona ed al primo scudetto del Napoli, realizzato con indubbie doti artistiche, è stato testimonianza dell’amore, ricambiato, tra il campione del mondo e l’isola più famosa. Da queste parti in tanti lo chiamavano semplicemente Diego, condividendo con lui qualche ora tra gite in mare e serate spensierate, il tutto rigorosamente top secret come è consuetudine nell’isola che ha fatto della riservatezza il suo marchio. Poco più di quattro anni fa gli isolani hanno sperato che le loro strade si incrociassero di nuovo con quelle dell’amato Diego. I rumors, infatti, poi smentiti dai fatti, parlarono per qualche giorno di un Diego Armando Maradona sposo a Capri con Rocio Oliva nella Grotta Azzurra. Non se ne fece più nulla, e capresi ed anacapresi hanno continuato a sognare prima o poi di riabbracciarlo.

