Fonte: La Città di Salerno
POSITANO «Lo scarico dei reflui eccedenti il valore 5QM (acronimo che indica la portata in massa), così come concepito, potrebbe determinare impatti significativi negativi sulla salute umana». Parola di Filippo Silvestre , funzionario dello staff tecnico-amministrativo della Regione Campania che s’occupa di valutazioni ambientali al quale è stato conferito l’incarico d’esaminare il progetto d’ampliamento del depuratore di Positano proposto dall’Ausino, che andrà sottoposta alla rigida procedura di valutazione d’impatto ambientale. Sullo scarico dei reflui in eccesso viene ravvisata solo una delle differenti criticità elencate dal tecnico, «sia in ragione dell’utilizzo dell’alveo quale viabilità sia in ragione del fatto che i reflui sfiorati confluiscono, dopo appena 150 metri attraversati su superficie pavimentata, su un arenile frequentato da persone ». In spiaggia, tra i bagnanti. Solo uno dei motivi per il quale per poter incassare il via libera all’avviamento dei lavori di adeguamento del depuratore di Positano sarà necessaria la valutazione d’impatto ambientale integrata dalla valutazione d’incidenza. È quanto stabilito da Simona Brancaccio , dirigente dello staff regionale. Il progetto che mira a raddoppiare le capacità di depurazione dell’impianto – si legge ancora nel decreto regionale – potrebbe avere un impatto significativo sulla conservazione degli habitat tutelati nella zona di conservazione speciale dei fondali marini di Punta Campanella e Capri. L’attuale impianto a Rivo dei Mulini viene utilizzato per la depurazione delle acque reflue provenienti da circa il 95 per cento del territorio comunale. La piattaforma è sulla sponda sinistra dell’alveo in località dei Mulini alle spalle della piazzetta Regina Giovanna e a circa 150 metri dalla spiaggia della Marina Grande: si estende in mare per circa 800 metri dalla costa a 50 metri di profondità. L’angusto sito in cui è stato allocato il depuratore ha imposto che le strutture per il ciclo di trattamento siano posizionate all’interno di un fabbricato che si sviluppa su due livelli. Con l’obiettivo di attenuare l’impatto paesaggistico e ambientale il fabbricato dell’impianto è stato chiuso da un solaio di copertura attrezzato ad anfiteatro per eventi pubblici. Ed è stata realizzata, inoltre, una rampa che consente l’accesso all’impianto da viale Pasitea anche ai mezzi di grandi dimensioni. L’attuale sistema di depurazione riesce a soddisfare il fabbisogno di 4.500 persone: pochissimi se si pensa alla crescita esponenziale di persone che frequentano la perla della Costiera Amalfitana nel periodo estivo. L’obiettivo del progetto è rispondere al fabbisogno di 10mila utenti. Si prevede la realizzazione di un sistema di telecontrollo per la gestione del processo depurativo. Le acque depurate arriveranno in mare attraverso la condotta sottomarina esistente, nello specchio d’acqua antistante l’arenile di marina Grande di Positano, a circa 800 metri dal bagnasciuga nei fondali di punta Campanella e Capri. Ed è questo l’aspetto principale per il quale i tecnici della regione Campania ritengono sia necessario sottoporre l’iter alla serrata procedura della valutazione d’impatto ambientale integrata.